Cronaca locale

E il centrodestra la chiama in aula

Comazzi: «Non si giustifichi sulla stampa, riferisca ai milanesi»

«L'assessore Cocco evidentemente ha paura del confronto e non rispetta il ruolo delle Istituzioni. È l'aula e il luogo degli eletti e della rappresentanza e non si può sempre fuggire dalle proprie responsabilità. Non basta scrivere un comunicato stampa, nel quale peraltro non ha risposto a una sola delel domande che le abbiamo posto, per alleviare l'imbarazzo delle ultime settimane». Il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi non si accontenta della nota diffusa ieri dalla Cocco. «Mi aspetto, senza bisogno di chiederlo lunedì (domani, ndr.) a inizio seduta, che venga in Consiglio e spieghi, di fronte ai dati emersi, perchè non ha voluto pubblicare per 5 mesi i suoi redditi on line e se esistono, come noi pensiamo, dei conflitti di interesse che la riguardano». La Cocco due giorni fa ha pubblicato i redditi (sbagliando per tre volte i decimali), rivelando una quota azionaria per circa 3,6 milioni di euro in Microsoft, il colosso dell'informatica da cui si è messa in aspettativa per entrare nella giunta Sala a gestire proprio la rivoluzione digitale. Tutta l'opposizione ritiene che non possa più mantenere questo ruolo. «La Cocco - continua Comazzi - non si fa vedere in aula da quando sono apparsi i primi articoli sui giornali». Quasi un mese fa sono iniziate le polemiche per la mancata pubblicazione dei redditi, un obbligo di legge per gli amministratori: il Comune ha dovuto segnalarla all'Anac che ha aperto un'istruttoria. «Non è in discussione la tutela d chi viene dal mondo delle aziende, il sindaco - continua - potrà affidarle altre deleghe». E la coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini ritiene che tocchi proprio «a Sala, che l'ha voluta in giunta, chiarire la posizione dell'assessore».

ChiCa

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