E Cirilli torna a dialogare con «Tale e quale...a me»

Il 5 gennaio, sul palcoscenico del teatro della Luna, Gabriele Cirilli torna a dialogare col suo pubblico dipingendo un simpatico ritratto di un personaggio «Tale e quale… a me!». Secondo la teoria dei «7 Sosia», per ognuno di noi, nel mondo, esisterebbero sette «doppioni», sette uomini o donne tali e quali a noi. Esisteranno casi del tutto unici e singolari, persone i cui tratti somatici e un peculiare trasformismo di espressioni si coniugano insieme in maniera così imprevedibile da sfuggire alla statistica, tanto da risultare tali e quali… soltanto a se stessi? È la domanda che si pone Gabriele Cirilli in apertura dello spettacolo. Reduce dalla felice esperienza televisiva - ospite fisso di «Tale e quale Show» - affronta il palcoscenico con disinvoltura e leggerezza, tra racconti di vita vissuta ed episodi come il Natale, la cucina del Sud, la sua famiglia; ma anche del suo percorso professionale iniziato a Roma nel Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Gigi Proietti e proseguito a Milano. Tanti ricordi affiorano, come quello della casa dei genitori, gli aromi delle pietanze fumanti. Alla mamma e alla moglie, senza dimenticare la suocera, alla quale Cirilli deve parte del suo successo, è dedicata una romantica lettera d'amore. Ma di chi parla Cirilli? Di se stesso? Con questo spettacolo dinamico, infatti, porta in scena, insieme a lui, tanti personaggi che fanno parte della sua vita personale e artistica; le sue molteplici esperienze e collaborazioni nel mondo del teatro, del cinema e della fiction tv, dove è stato apprezzato come attore, lo hanno portato a incontrare grandi artisti: da Flavio Bucci, a Piera Degli Esposti, da Lina Sastri a Michele Placido, continuando con Lino Banfi, Paolo Villaggio, Nino Manfredi, Alberto Sordi.

Tra monologhi, flashback e racconti che strizzano l'occhio al varietà, il comico spalanca finestre sul quotidian, rilette con spirito dissacrante, ma anche poetico e attuale.

Quelle che permettono a Cirilli di cimentarsi con una prova d'attore completa e poliedrica da mattatore della risata.