Cronaca locale

E la città dice addio alle piramidi di Expo

L'Infopoint vincitore di un concorso internazionale è costato 3 milioni di euro

E la città dice addio alle piramidi di Expo

«La morte in diretta», così l'architetto Alessandro Scandurra, vincitore del concorso interazionale per la progettazione dell'Infopoint di Expo, ha annunciato lo smantellamento delle piramidi in vetro in largo Beltrami. Ieri mattina le ruspe hanno cominciato a demolire le porte davanti al Castello. Dopo lo smantellamento delle parti interne, infatti, gli operai hanno iniziato l'abbattimento della struttura, che terminerà per fine anno.

Le porte di accesso simbolico all'Expo, che avrebbero dovuto essere smantellate il 31 ottobre 2015, hanno resistito grazie alla proroga per cui sono state inserite tra i luoghi della mappa disegnata dalla XXI Triennale. Ma ora anche la «second life» delle porte, costate 3 milioni d euro, è finita. La proroga è scaduta e, come indicato dalla mozione bipartisan del consiglio comunale, la piazza deve essere liberata. Hanno avuto vita difficile le piramidi alte diciotto metri, inaugurate con tanto di parata il 10 maggio del 2014, finite anche nel mirino dei No expo e degli antagonisti. Consiglieri comunali, critici d'arte e architetti, il Fai e Italia nostra, in tanti si erano scagliati contro la doppia struttura in vetro e acciaio. La stessa sovrintendenza aveva autorizzato la costruzione dei moderni caselli solo perché temporanei.

«È in fase di demolizione - polemizza il Codacons - un'opera inutile che ha occluso la visuale del Castello Sforzesco ai turisti. Le opere architettoniche devono essere valutate in un'udienza pubblica con i cittadini sulla base di progetti banditi». «Meglio tardi che mai: finalmente Expo gate viene demolito. Peccato però che non sia stato fatto prima e che Milano abbia dovuto tenersi per troppo tempo questo monumento, che ha deturpato la piazza e la meravigliosa vista del Castello» attacca anche l'ex vicesindaco Riccardo de Corato.

È in via di aggiudicazione, intanto, il progetto vincitore del concorso internazionale bandito da Palazzo Marino per la riprogettazione della piazza.

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