Cronaca locale

E il mito di «West Side Story» va in scena in versione italiana

Ferruccio Gattuso

I primi a spegnere le candeline del mito, in anticipo sul sessantesimo anniversario atteso per il 2017. Sono Wizard Productions, SLM Scuola del Musical e il regista Federico Bellone a portare in scena al Teatro Manzoni fino al 9 ottobre (ore 20:45, sabato ore 15:30 e 20:45, domenica ore 15:30 e 19:30, ingresso 59-49 euro, info 02.763.69.01) - una nuova edizione italiana di «West Side Story», musical capolavoro sulle musiche di Leonard Bernstein. Nato sul palcoscenico nel 1957, consacrato nel 1961 al cinema nel film di Robert Wise (dieci Oscar vinti), «West Side Story» è parto di una felice intuizione: portare la storia di Romeo e Giulietta in un quartiere di New York conteso tra le gang Jets (wasp, o quasi) e Sharks (portoricani). Brani leggendari come «Maria», «America», «Tonight», «I Feel Pretty», coreografie immuni al logorio del tempo firmate da Jerome Robbins e una storia d'amore shakespeariana che ancora oggi commuove. Dietro di essa, però, si muove la storia che più parla al nostro contemporaneo: «Quella dell'integrazione e della paura ci spiega Federico Bellone, già regista di spettacoli come Newsies, Titanic e Dirty Dancing - Tony teme che Maria, la sua Giulietta, possa non perdonargli l'omicidio del fratello; Maria teme l'impossibilità di poter vivere la sua storia d'amore; le bande rivali si temono reciprocamente perché ignorano quali possano essere le conseguenze di un'immigrazione e della mancanza di accettazione in una terra straniera». Il tutto recitato, ballato e cantato in un'opera che dovrebbe far tremare i polsi ai suoi realizzatori. Ma Bellone ha la risposta pronta: «West Side Story può essere un'arma a doppio taglio, perché metterla in scena non bene sarebbe autolesionista. Allo stesso tempo, però, è un meccanismo perfetto: non richiede una particolare fatica in fase di scrittura». Anche se questo «West Side Story» è in italiano: «Dialoghi e canzoni sono tradotte spiega Bellone Vent'anni fa fu la Compagnia della Rancia a cimentarsi nell'operazione. Questa nostra possibilità è un'eccezione concessaci dall'agenzia americana che detiene i diritti dell'opera.

Hanno apprezzato come portammo in scena, la stagione scorsa, Newsies al Nazionale».

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