Cronaca locale

E quella pubblicità maliziosa sulla facciata fa discutereIl caso del maxi cartellone

Il Duomo si è vestito di una pubblicità che sta facendo discutere il web. Il volto di una modella reclamizza un marchio alimentare. La lingua si lecca le labbra sporche di latticino bianco e lo slogan incita: «Mangia come ami». Il sito I hate Milano ha chiesto l'intervento della presidente della Camera, Laura Boldrini, per oscurare un mega cartellone dal lampante richiamo sessuale, come in ogni pubblicità, che secondo gli psicologi porta a sindromi depressive proprio per il suo esagerato pan - erotismo più o meno occulto.
E' giusto che un tempio si tappezzi di una sempiterna «supplica» all'acquisto, declinata in vesti così poco decorose, perché ha bisogno di raccogliere denaro per la ristrutturazione? Questa la campagna condotta dai viaggiatori della rete che sono approdati anche alla pagina Facebook del sindaco Giuliano Pisapia perché non permetta una simile vergogna. Il Duomo non si vergogna: i cittadini, dai più semplici ai più ricchi, preferiscono spendere i soldi per comperare formaggi raffinati piuttosto che offrirli alle casse della Cattedrale? Allora, ben venga il manifesto pubblicitario.
Tuttavia non si può mancare di sottolineare una contraddizione: in basso, davanti alla porta, le guardie della Veneranda Fabbrica allontanano le turiste succinte, ma in alto sulle guglie permettono che la gigantografia di una donna scandalizzi molti passanti.

I quali, a dire il vero, vogliono anche essere scandalizzati da un erotismo che è più negli occhi di chi osserva. Visto che la bocca del cartellone è sporca di latte bianco, perché nessuno pensa che quel latte è il primo alimento puro fornitoci da una madre che ci ama?

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