Cronaca locale

«Una e trina sul palco Così rido di me stessa»

L'attrice comica Ippolita Baldini allo Zelig racconta onori e oneri di una vita da single

Maddalena Miele

È una donna franca, sia perché non ha problemi a raccontare al pubblico le sue avventure (o meglio disavventure) da single imperversa, sia perché Franca Valeri e Franca Rame sono la sua prima fonte di ispirazione. Quello di Ippolita Baldini, da oggi a sabato a Zelig con il suo nuovo spettacolo «Io, Roberta Ippolita Lucia», è un cabaret nuovo proprio perché legato al teatro caratterista, alla personalità di chi lo interpreta: un modo di occupare la scena veloce e ritmato, ma non solo con tanti spot comici diversi e scollegati uno dall'altro, bensì che è scandito anche da una sua scorrevolezza per esprimere una personalità complessa, quella proprio di Ippolita. «Al punto che nel nuovo spettacolo sono una e trina... senza presunzione. In fondo 1 x 1 x 1 fa sempre 1 e in questo lavoro porto tre aspetti della mia personalità, rappresentata simbolicamente dai miei tre nomi di nascita Roberta, Ippolita e Lucia». In collaborazione alla regia con Marco Silvestri quella che si vedrà a Zelig è un'autoproduzione della Baldini col supporto di Bananas che racconta la sua stessa vita, scandita dalle sue scelte coraggiose in campo lavorativo in contrasto con quelle della famiglia nobile e conservatrice da cui proviene e caratterizzata dalla continua ricerca di un fidanzato. «Roberta è la parte di me che si ribella alle etichette dice-, e diventa Ippolita, ovvero l'artista, l'attrice, che ama stare sulla scena e raccogliere gli applausi». E Lucia? «E' la parte più sensibile, che cerca l'amore vero e l'autenticità dei rapporti». Uno spettacolo che rappresenta anche un punto di arrivo, almeno momentaneo, nella carriera di Ippolita e sembra quasi una riflessione che lei stessa compie sul suo lavoro: il pubblico italiano l'ha conosciuta nel ruolo della Dodi nel film di Luca Miniero, «Benvenuti al Nord», poi nel 2012 ha aperto in Italia una sua attività di teatro nelle case esibendosi nei salotti o circoli privati alternando monologhi comici tratti dal repertorio di Franca Valeri e Franca Rame. Nel 2014 Ippolita ha deciso di portare il suo progetto in America, «Theatre in your kitchen, from Italy to New York».

Dopo la parentesi statunitense torna in Italia pronta per uno spettacolo suo, e con la collaborazione di Emanuele Aldrovandi scrive «Mia mamma è una Marchesa», rappresentato in tutta Italia.

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