Cronaca locale

«Ecco le mie Storie: quelle delle donne»

L'attrice in un «one-woman-show» dedicato al pianeta femminile

Ferruccio GattusoLo chiama «campo magnetico», e la definizione ha il suo effetto. Tale è il teatro per Claudia Gerini, attrice e donna di spettacolo celebre presso il grande pubblico, amata trasversalmente da un pubblico maschile e femminile per la sua rara combinazione di bellezza e ironia, protagonista di numerosi film, dalle commedie come Viaggi di nozze di Carlo Verdone ai drammi come Non ti muovere. «Il teatro è un'esigenza - spiega la protagonista di Storie di Claudia, in cartellone al Teatro Nuovo da domani al 14 febbraio - per quella sua capacità di creare un campo magnetico tra te e il pubblico. Da tempo, per l'esattezza dal 2003 quando feci Closer con la regia di Luca Guadagnino insieme a Gianmarco Tognazzi, che volevo tornare in scena». L'occasione viene da un one woman show scritto dalla stessa protagonista insieme al regista Giampiero Scolari, Paola Galassi e Micaela Andreozzi; uno spettacolo che «non è un musical, né un recital, né un semplice monologo. Soprattutto non è un racconto autobiografico come potrebbe suggerire il titolo: siamo sinceri, non rischierei mai di annoiare a morte il pubblico solo con i fatti miei. E poi, scusate, mi reputo ancora abbastanza giovane per non mettermi a tirare le somme». L'idea di Storie di Claudia quindi risiede nella forma di un racconto particolare («prendo spunto da un signora centenaria che ha vissuto come mia vicina di casa, la signorina Maria: un mix di persone conosciute nella vita, che mi hanno fatto da educazione sentimentale»), un gioco tra aneddoti personali, omaggi a donne celebri del passato, icone di femminilità e di intelligenza come Carmen Miranda («partita dal basso, vendendo frutta a Bahia, divenne una delle donne più pagate a Hollywood»), Marlene Dietrich («la prima a sfoggiare i pantaloni, eppure così femminile: un mito»), Monica Vitti («straordinaria»), per giungere poi al ruolo della donna oggi. Una band dal vivo e un corpo di ballo curioso sono i complici che le permettono di spaziare tra recitazione, danza e perfino acrobazia: «Nel finale mi misuro con un numero che sfida la gravità spiega l'attrice romana Questo spettacolo è una faticaccia ma anche un'enorme gratificazione». Tra i ricordi personali, «quando scoprii di avere doti comiche: fu Carlo Verdone a rivelarmele. Erano da qualche parte nascoste, ma l'ironia è qualcosa che ti costruisci, che devi riconoscere e coltivare. Molto dipende da come ti percepisci. Devi saper ridere di te, io lo faccio, rievocando alcuni passaggi professionali, da Non è la Rai al red carpet dei festival».

Il passaggio da Milano non lascia indifferente Claudia Gerini: «Qui ho girato due film, qui ho avuto un lontano fidanzato e un marito, da un po' di anni la trovo ancora più bella».

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