Cronaca locale

Effetto Brexit su Milano Traslochi in vista per City e Agenzia Ema

Pressing delle istituzioni per Borsa e farmaco E parte l'azione diplomatica di un comitato

Effetto Brexit su Milano Traslochi in vista per City e Agenzia Ema

Milano si prepara ad accogliere la City di Londra. Dopo l'annuncio della premier britannica Teresa Mey sulla linea hard Brexit, il paese spinge sull'acceleratore. Due gli obiettivi che la nostra città si prefigge di raggiungere, con l'uscita del Regno unito dall'Europa e dal mercato comune: la creazione di un distretto finanziario che permetta di ospitare le attività di clearing denominate in euro- 570 miliardi il volume delle transazioni al giorno solo a Londra- e ospitare sul sito Expo l'Ema, l'agenzia europea per il farmaco.

Sono tanti i tasselli che si stanno mettendo in fila in questo inizio di anno: dal 9 gennaio è attivo l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) presso la Consob, mentre è di lunedì l'approvazione della risoluzione bipartisan alla commissione Finanza della Camera che impegna il Governo ad adoperarsi per la costituzione di un distretto d'affari in città. Tradotto: «Dare vita a un polo per tutti i servizi d'investimento ai sensi della direttiva Mifid - spiega il presidente della commissione e primo firmatario del documento Maurizio Bernardo - e a organizzare il distretto in forma di Gruppo economico d'interesse europeo (Geie), capace di coinvolgere partner internazionali accanto ai soggetti istituzionali italiani, tra cui gli operatori bancari e gli intermediari finanziari». Per quanto riguarda l'Ema, da più parti, dal mondo politico a quello imprenditoriale, è partito il pressing sul governo perché stringa i tempi sul dossier da presentare in Europa. «Sono certo che entro l'estate avremo una risposta - ha annunciato il sindaco lunedì - e noi dovremmo essere pronti».

Di cosa stiamo parlando? Con la Brexit le attività di euroclearing non potranno più avere sede nel Regno Unito. Il comitato Select Milano dal 2013 sta portando avanti un'azione di diplomazia economica per far sì che vengano creare le condizioni favorevoli al trasferimento della City. Piazza Affari ha un volume di 10 miliardi di transazioni al giorno. Volendo fare un parallelo con le transazioni immobiliari, per usare una metafora del presidente di Select Milano Bepi Pezzulli, - possiamo dire che nel mercato dei derivati il clearing è l'equivalente del rogito. La cassa di compensazione, che gestisce queste attività, svolge lo stesso ruolo del notaio in una compravendita. Il punto è proprio questo: è più vantaggioso per il mercato italiano ospitare i notai rispetto agli agenti immobiliari. «Il clearing - spiega Pezzulli - è strategico per lo sviluppo del mercato bancario e per la gestione del rischio sistemico. Dà più stabilità al sistema, porta 30 miliardi di Pil e 6 miliardi di gettito fiscale, oltre a 10mila posti di lavoro stimati». Notevoli i vantaggi anche per il mercato inglese: la Cassa di compensazione e garanzia è posseduta dalla Borsa di Londra. «Piazza Affari è considerata la prima in Europa per diversificazione ed efficienza, e leader nel settore dei bond e dei derivati» spiega Luca Peyrano, CEO e generale manager Elite spa (London stock Exchange group) e offrirebbe maggiori garanzie a Londra rispetto a Parigi o Francoforte.

Dietro a questa operazione si sta creando un ampio consenso politico: l'ufficio relazioni internazionali del Comune ha già incontrato i rappresentanti di Goldman Sachs, e all'indomani dell'approvazione della risoluzione alla commissione Finanza, «mercoledì si terrà la riunione tra i rappresentanti del Ministero dell'Economia e dello sviluppo economico - spiega l'onorevole Gregorio Gitti - per costruire l'impalcatura giuridica necessaria, ovvero il GeIe il gruppo economico di interesse europeo, un consorzio privato autoregolamentato, al quale potranno aderire investitori internazionali e d enti pubblici».

Spaventa gli investitori la lentezza della giustizia italiana? Il GeIe potrà fra riferimento alla Corte arbitrale europea, organo indipendente che dirime le controversie in materia finanziaria, facendo riferimento al diritto inglese, caro alla London Stock exchange.

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