Cronaca locale

Emma Bonino scarica Beppe Sala

Polemica su Facebook per una foto impropria che suggerirebbe un appoggio della leader radicale al candidato sindaco di Milano

Emma Bonino scarica Beppe Sala

Sapevate che tra le donne che sostengono la candidatura di Beppe Sala a sindaco di Milano ci sono, oltre ad Agnese Renzi, anche Emma Bonino e addirittura Michelle Obama?

Tranquilli, se non lo sapete siete in buona compagnia perché ne sono ignare anche le protagoniste di questa storia. Almeno fino a poco fa.

Con un elegante post su Facebook, infatti, Emma Bonino ha commentato l'infelice scelta di una pagina Facebook, nata per raccogliere i sostenitori dell'ex commissario Expo in vista delle prossime elezioni comunali, chiamata "DONNE per BEPPE SALA" (sì, tutto maiuscolo), che ha usato come immagine di copertina una foto scattata proprio in occasione dell'Esposizione universale.

Nella foto incriminata compaiono Beppe Sala, il ministro Martina, Agnese Renzi, Michelle Obama ed Emma Bonino.

donne per beppe sala

La leader radicale scrive: "Sono felicissima di essere Woman for Expo, ma per Woman for Beppe forse è meglio che scegliete un'altra foto altrimenti tocca far ritornare tutte le donne che hanno partecipato a Women for Expo per le primarie...(compresa Michelle Obama???) che poi gli extracomunitari non possono neanche votare. Scherzi a parte, so che non era vostra intenzione, ma la mia presenza dietro la scritta "Donne per Sala" ingenera l'equivoco di un mio sostegno elettorale. Se usate un'altra foto vi sono grata."

Insomma, la Bonino non ci sta ad essere una delle "donne per Sala" e precisa che un suo sostegno elettorale al candidato del centrosinistra sarebbe un vero e proprio equivoco.

E Michelle Obama? Chissà cosa ne pensa di essere una fiera sostenitrice di Beppe Sala come prossimo sindaco di Milano.

Ecco il post su Facebook di Emma Bonino:

Sono felicissima di essere Woman for Expo, ma per Woman for Beppe forse è meglio che scegliete un'altra foto altrimenti...

Posted by Emma Bonino on Venerdì 15 gennaio 2016
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