Cronaca locale

Epatite A, altri due casi nella stessa materna

Contagiati altri due bimbi della classe verde Panico tra le famiglie. Vertice dirigente e Ats

Marta Bravi

E con questi siamo a quota quattro. Quattro bambini della stessa classe, la verde, della scuola materna di via Brunacci contagiati dal virus dell'epatite A. Domenica pomeriggio l'ultimo caso conclamato, il piccolo è stato ricoverato con febbre alta, parziale disidratazione, ittero, valori di bilirubina e transaminasi altissimi, alla clinica De Marchi. L'altro piccolo paziente, invece, è arrivato qualche giorno prima al San Paolo. Sono gli stessi ospedali dove erano stati presi in carico gli altri due bambini, circa due settimane fa. Quello che era il peggiore timore delle famiglie della materna si è avverato: il contagio, infatti, non si è limitato i soli due casi, ma siamo già a quattro.

«Come mai alla primaria dell'istituto comprensivo Thouar Gonzaga lo scorso anno, quando si era verificato un caso di epatite A, erano stati vaccinati gli alunni di tutte le classi che si trovavano sullo stesso piano di quella «infetta»; in sostanza tutti i bambini che usavano lo stesso bagno, anche se erano passati più di otto giorni? - si chiede una mamma della classe verde - e questa volta si è aspettato così tanto?».

Ieri mattina si è tenuta una riunione alla materna, alla presenza dei rappresentanti di classe, della responsabile del polo educativo e di Ats, che ha ribadito la bontà dell'operato, ovvero che dal momento in cui il primo bambino della classe ha manifestato i sintomi della malattia «che consentiva di intervenire nei tempi utili con la profilassi vaccinale per prevenire l'ulteriore diffusione del contagio - dicono da corso Italia - il 16 maggio è stata data comunicazione alla direzione scolastica dell'attivazione degli ambulatori dedicati. Il 17 maggio le prime tre classi di alunni e il personale sono stati sottoposti a vaccino gratuito, il lunedì su eccessivo le restanti classi».

L'epatite è un'infezione virale che colpisce il fegato, più tenue della B e C. La malattia è dovuta al mancato rispetto di norme igieniche, con conseguente contaminazione fecale di cibi ed acqua. Le cause più comuni di trasmissione sono la scarsa igiene personale, il contatto oro fecale, mangiare pesce crudo o poco cotto - tipici sono i casi di infezioni da frutti di mare durante l'estate - rapporti sessuali non protetti o scambio di siringhe infette.

Ieri pomeriggio il piccolo di 6 anni è tornato a casa, dopo 12 giorni in isolamento al nosocomio della Barona. Sta bene, anche se ha ancora le transaminasi alte, starà a casa un'altra settimana per riprendersi. La maestra, invece, non è ancora rientrata a scuola: aveva scoperto di aver contratto l'epatite A durante le vacanze Pasquali, è stata ricoverata e ancora non ha ripreso servizio.

Ha intenzione di intraprendere tutte le azioni legali la mamma: «Chiederò i danni fisici e morali, perchè si sarebbe potuto evitare questo calvario al mio figlio, se Ats fosse stata più solerte».

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