Cronaca locale

Esami dopo il ricovero di Latorre Ora il marò rischia un'operazione

Il fuciliere di marina della Brigata San Marco Massimiliano Latorre è stato sottoposto a una serie di esami per capire se sarà necessario un intervento chirurgico dopo l'ischemia che lo ha colpito in agosto o se per ridurne le conseguenze sono sufficienti le terapie. La diagnosi è ora nelle mani dei medici di cardiologia del Policlinico di San Donato dove il marò è ricoverato in una stanza dell'area solventi, piantonato da carabinieri in borghese.

E ieri, all'esterno dell'ospedale, si è tenuto un presidio organizzato da Fratelli d'Italia per esprimere «sostegno e incoraggiamento» a Latorre e al suo commilitone Salvatore Girone ancora trattenuto dalle autorità indiane. «Siamo qui - ha detto l'ex europarlamentare Carlo Fidanza - per ribadire la necessità di un'azione incisiva del governo italiano e delle istituzioni europee nei confronti di chi, come l'India, viola il diritto internazionale. Detenendo illegalmente i nostri marò». E questo, ha aggiunto, «nel silenzio colpevole di buona parte della politica italiana, non ultimo quello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nel suo discorso di fine anno ha colpevolmente ignorato questa gravissima vicenda». Con lui anche il vice presidente del consiglio comunale Riccardo De Corato che chiederà «al sindaco Giuliano Pisapia e al presidente della Regione Roberto Maroni di recarsi a visitare Latorre per esprimere la solidarietà di Milano e della Lombardia ai nostri militari». Presenti i coordinatori di FdI-An per la provincia di Milano Fabio Raimondo, assessore al Comune di Melegnano e il sindaco di Tribiano Franco Lucente. In una nota, invece, FdI ribadisce «la necessità di attivare immediatamente le procedure per l'arbitrato internazionale, sospendere la partecipazione dell'Italia alle missioni militari internazionali, interrompere i negoziati per l'accordo commerciale Ue-India.

Una risposta forte sul piano giuridico, politico ed economico che finora è totalmente mancata».

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