Cronaca locale

"In Europa per difendere le città e le nostre periferie dal degrado"

"In Europa per difendere le città e le nostre periferie dal degrado"

Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale, record woman di preferenze alla regionali dello scorso anno si prepara a uno nuova sfida elettorale: le europee per cui è candidata con la Lega.

Perché la candidatura al Parlamento europeo?

«In questi anni abbiamo capito quanto l'Europa sia fondamentale per il nostro paese, su temi come l'immigrazione, austerity e made in Italy».

Che cosa può fare per la Lombardia e per Milano dall'Europa?

«Molte periferie sono state riqualificate grazie ai fondi europei, avere qualcuno a Bruxelles permetterebbe di garantire attenzione e sviluppo per i quartieri più degradati della città lombarde».

I punti principali del suo programma?

«Lotta all'immigrazione clandestina in primis. Matteo Salvini in questo anno ha dimostrato che fermare gli sbarchi clandestini si può, riducendo gli arrivi del 90 per cento. Non vogliamo più una gestione à la Renzi, che ha barattato l'Italia come campo profughi dell'Europa. Tutela del made in Italy: noi siamo un paese che produce eccellenze, ma la concorrenza sleale di altri paesi è insidiosa. Il pomodoro San Marzano, per esempio, si coltiva dappertutto: vogliamo tutelare il made in Italy per proteggere l'economia».

Terzo punto?

«No all'austerity: la prima cosa che Salvini farà, se eletto, sarà andare a negoziare tutti i limiti imposti dall'Ue, non è pensabile che finché il paese cresce dello 0,2 per cento ci venga imposto un rapporto deficit- pil del 3 per cento».

Se dovesse essere eletta, dovrebbe dimettersi da consigliere regionale. Non pensa che il suo lavoro per il territorio possa essere più efficace da qui?

«Penso di poter dare un apporto maggiore da Bruxelles.

Io rimarrò consigliere comunale, incarico che manterrò finché ci sarà Sala sindaco, per continuare a essere la sua spina nel fianco».

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