Cronaca locale

«Per evitare le zuffe cani grandi e piccoli in aree separate»

Un gruppo di padroni di animali lancia una petizione per cercare di ridurre il numero di aggressioni

«Per evitare le zuffe cani grandi e piccoli in aree separate»

L'ultimo episodio risale a due giorni fa: un cagnolino di piccola taglia è entrato nell'area cani del parco Solari e si è ritrovato di fronte un grosso Labrador. Ha cercato di sottrargli una pallina, e ha rischiato di essere morso. Tutto normale, nella dinamica fra gli amici a quattro zampe. Ma qualche volta una semplice scaramuccia rischia di trasformarsi in tragedia se gli animali sono di taglie troppo diverse. Per questo la Lega Nord ha intenzione di chiedere al Comune di intervenire, creando aree cani distinte: i grandi da una parte, i piccolini dall'altra. L'idea è venuta agli esponenti del Carroccio della Zona 6, che di fronte all'ennesima denuncia hanno deciso di presentare una mozione al loro Consiglio. Per un nuovo regolamento che, piano piano, sia esteso a tutta la città. L'obiettivo è intervenire nelle aree cani dei parchi più grandi, dividendole in due settori. Uno riservato ai cani di grossa taglia. L'altro a quelli medi e piccoli. Con una recinzione a dividerli e un cartello a spiegare chi può entrare. «Sono anni che raccogliamo denunce verbali da parte dei proprietari dei cani di piccola taglia che, una volta lasciati liberi nelle aree più grandi, finiscono col litigare con quelli più grossi – spiega l'ideatore dell'iniziativa, Carlo Goldoni -. E' successo moltissime volte al parco Solari, ma anche in altri giardini della nostra zona. E' normale che gli animali litighino fra loro. Il problema è che se hanno dimensioni molto diverse, i più piccoli soccombono. Anche a causa del menefreghismo e della maleducazione di qualche proprietario».

Per il momento la mozione della Lega vorrebbe toccare parco Solari, le aree cani di Porta Genova, parco Baden Powell, parco Teramo e i giardinetti di piazza Napoli. «Sono le aree cani più grandi della zona, quelle che meglio si presterebbero a essere divise con un minimo dispiego delle risorse – prosegue Goldoni -. Basterebbe creare una recinzione in più per evitare che gli animali vengano in contatto». L'idea, per il momento, piace molto ai proprietari. E non è indifferente a Palazzo Marino, che sta preparando la bozza del nuovo regolamento animali, che prevede proprio la creazione di aree distinte.

«Siamo consapevoli dell'emergenza – conferma il garante degli animali, Valerio Pocar -. Quando il nuovo regolamento sarà approvato, dove le dimensioni del parco lo permettono, le aree saranno distinte». Intanto, però, la paura cresce. «Prima dell'estate al parco Solari un grosso Husky ha rotto la giugulare di un piccolo King Charles. E' stato terribile – racconta Manuela Colombo, proprietaria di un cagnolino che abita in zona -. Il piccolo era entrato con il suo padrone e ha cominciato a giocare con quello più grande. Poi il gioco è degenerato, ed è stato azzannato. Correre al pronto soccorso veterinario non è servito a niente». A quanto raccontano i cittadini scene del genere vanno avanti da anni. «Alcuni proprietari sono così spaventati che preferiscono restare fuori e far giocare i cani per strada – afferma -. E' una situazione insostenibile, al punto che abbiamo deciso di organizzare una petizione. Ma la gente ha così tanta sfiducia nelle istituzioni che fa fatica a firmare». Questo progetto potrebbe risolvere le cose? «Sicuramente sì – conclude -.

Se a litigare sono due cani uguali, nessuno è in pericolo».

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