Cronaca locale

Expo, Sala in aula da imputato

L'ex manager sarà interrogato domani sul verbale retrodatato

Expo, Sala in aula da imputato

Domani è il giorno della verità per il sindaco Sala nel processo che lo vede imputato di falso in atto pubblico. Il primo cittadino verrà interrogato in aula, davanti al tribunale presieduto dal giudice Paolo Guidi: è uno dei passaggi finali del processo, sono già stati sentiti tutti i testimoni e anche gli altri imputati. Di fatto, l'interrogatorio del sindaco è l'ultimo passaggio prima che il tribunale dia la parola all'accusa e alla difesa per le loro conclusioni.

A condurre l'interrogatorio saranno i sostituti procuratore generali Vincenzo Calia e Massimo Gaballo, i magistrati che hanno tolto l'indagine alla Procura (che voleva archiviare la vicenda) e hanno chiesto e ottenuto di portare il sindaco sul banco degli imputati. La retrodatazione del verbale di nomina di una commissione di Expo - quella che doveva assegnare il megappalto per la piastra - secondo l'accusa è un dato assodato oltre ogni dubbio, e così pure il ruolo diretto di Sala nel pasticcio.

La linea difensiva di Sala, affidata agli avvocati Stefano Nespor e Salvatore Scuto, è ormai nota: si è trattato al massimo di un falso innocuo, visto che la commissione fino a quel momento non aveva neanche iniziato le procedure per la gara; nessuno venne danneggiato nè aiutato, e l'unico obiettivo dell'iniziativa era impedire un nuovo rallentamento dei lavori per l'esposizione universale.

É la seconda volta, da quando è approdato a Palazzo Marino, che Sala deve andare a sedersi davanti ai giudici. Anche la prima volta c'era di mezzo Expo, ma il sindaco era semplicemente testimone nel processo contro l'ex governatore Roberto Maroni. Qua invece l'imputato è lui, e sa che proprio dall'interrogatorio di domani dipendono le sue chance di convincere i giudici delle sue ragioni. Una condanna non gli impedirebbe di continuare a fare il sindaco.

Ma lui è convinto comunque di riuscire a schivarla.

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