Cronaca locale

Expo, tutti contro Sala «Più chiarezza sui conti»

Da destra a sinistra critiche al commissario-candidato De Corato: «Adesso spieghi»». Rizzo: «Troppa confusione»

Maria SorbiDa destra a sinistra, da Fratelli d'Italia ai Cinque stelle. Tutti sono concordi nel sostenere che il pre consuntivo sul bilancio Expo è più un'operazione di occultamento che altro. I dati sono troppo scarni per poter dire che l'Esposizione è stata un successo. E anche per sostenere che il cda è stato trasparente. Soprattutto perché sono passati due mesi dalla chiusura della manifestazione e ci si aspettava qualche dettaglio in più. Il margine operativo lordo è positivo per 14,9 milioni di euro, e va bene, ma ha poco senso prendere la cifra così, in assoluto, senza metterla in relazione ad ammortamenti e debiti. Il primo a denunciare la riluttanza alla trasparenza di Expo è stato l'ex ministro allo Sviluppo economico e ora candidato sindaco Corrado Passera che, dopo anni nelle banche, qualche cosa ne capirà pure di bilanci. Ora si solleva un coro trasversale a più partiti e a poco servono le parole di Giuseppe Sala che si giustifica dicendo che «i conti di Expo sono puntualmente certificati dai revisori esterni». «I conti di Expo sono un ultra segreto - denuncia Silvana Carcano, consigliere regionale del movimento Cinque Stelle - ed eludono il tema dei biglietti venduti. Sono cifre che non dicono nulla su come sia andata realmente un'esposizione che hanno pagato i cittadini di tasca propria». «Se questo è il buongiorno - sostiene la rappresentante grillina - che ne sarà dei conti di Milano con un sindaco di questa risma? Sala ha il dovere di rendere trasparenti i bilanci. Non vorremmo scoprire buchi che impatteranno sullo sviluppo di Milano e della Lombardia nei prossimi decenni». «Sala deve rendere conto delle spese di Expo, e deve farlo sia in Regione che in Comune» sollecita il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato annunciando che chiederà la convocazione delle due Commissioni competenti «una in Regione e una in Comune». «Sala il trasformista, quello che con grande eleganza è stato direttore generale della Moratti e ha votato per Pisapia, deve rendere conto - ha aggiunto De Corato -. Non pensi di chiudere così questa partita. Siamo pronti a inseguirlo mercato per mercato durante la sua compagna elettorale finché non darà spiegazioni». Lo stesso presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, area Rifondazione comunista, pretende chiarimenti e ha chiesto un'operazione di trasparenza attraverso il delegato comunale Expo Gianni Confalonieri. «Ricordo che Sala - spiega - oltre che commissario unico di Expo è anche rappresentante del Comune nel cda, quindi mi auguro trasmetta velocemente i dati al suo socio. Rizzo solleva un altro dubbio, che riguarda la volontà di fondere la società Expo con Arexpo. «Non vorrei che dietro a questa mossa - spiega - ci sia la volontà dimescolare ulteriormente le carte, confondendo le idee sui bilanci. E poi ricordiamoci che ci sono parecchie domande a cui rispondere: ad esempi quanto è stato incassato dai biglietti o per quanto sono state contabilizzate le bonifiche».

Secondo Rizzo la trasparenza è dovuta, soprattutto perché Expo è nata anche con i soldi pubblici.

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