Cronaca locale

La festa dell'Unità riapre al centrodestra

È l'anno del ritorno della Festa dell'Unità, con sottofondo rosso. Basta con gli eufemismi e i giri di parole, basta con la Festa democratica, si torna all'antico, come Enrico Berlinguer, che avrà un dibattito a lui dedicato. Ma è anche l'anno in cui il Pd tenta di organizzare una manifestazione aperta, almeno nelle intenzioni. Ecco l'incontro su «De Gasperi e Togliatti, l'attualità della nostra storia». E i tanti inviti partiti in direzione di esponenti di partiti diversi dal Pd.

Alla Festa milanese (in programma da oggi al 15 settembre al carroponte di Sesto San Giovanni) parlerà di riforme un esponente di primo piano di Forza Italia come Mariastella Gelmini: l'ex ministro e coordinatrice regionale azzurra si confronterà con il sottosegretario Ivan Scalfarotto, autore della controversa legge contro l'omofobia. Si assisterà a diversi altri dibattiti con presenze istituzionali non di area Pd. Il presidente della Regione, il leghista Roberto Maroni, interverrà sui temi di Expo con il ministro all'Agricoltura, Maurizio Martina. E il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, Ncd, parlerà di mobilità.

Non è mai partito l'invito per Mario Mantovani, assessore regionale alla Salute. Potrebbe essere considerato uno sgarbo istituzionale, dal momento che la sanità è un tema caldissimo e la Festa gli dedica un dibattito ad hoc . «Volevamo caratterizzarci sulla proposta del Pd lombardo» è la spiegazione di Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd. Presenti invece Paola Bulbarelli, assessore regionale alla Casa di Forza Italia, e Mario Melazzini, assessore alla Ricerca di area Cl e combattivo malato di Sla. Bulbarelli parlerà di politiche dell'abitare, Melazzini del gavettone di beneficenza più noto della stagione.

Uscendo dall'area strettamente politica, ecco Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber Italia. Un'altra ospite a sorpresa, se si pensa alle antiche categorie e al fatto che tra i principali sponsor c'è la Cgil: i tassisti si sono rivoltati contro Uber e le macchine con conducente anche sotto le sigle del più tradizionalista dei sindacati.

Voglia di sconfinare in aree lontane dalla sinistra? Può darsi. Tra gli ospiti c'è anche la firma del Giornale Vittorio Feltri, chiamato a intervenire sul tema su cui ha fatto più rumore la scorsa estate, la decisione di iscriversi all'Arcigay insieme alla compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale. Feltri si confronterà con Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay, e Paola Brandolini, presidente Arcilesbica, sulle unioni tra persone omosessuali.

Non ci sarà lui, Matteo Renzi, che ha detto di voler essere presente solo alla Festa nazionale dell'Unità. Gli organizzatori mantengono qualche speranza che si faccia vedere Maria Elena Boschi, il ministro più rincorso e fotografato. Forse Boschi arriverà alla Festa milanese, ma solo per una visita. E veniamo a nomi noti presenti. Interverrà il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, già presidente di Legacoop (altro grande sponsor). Ad aprire sarà Debora Serracchiani, vicesegretaria nazionale del Pd. La chiusura toccherà a Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del consiglio, e Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd.

Al momento mancano all'appello i personaggi vicini al premier.

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