Cronaca locale

Via Filarete, è guerra tra residenti e ferrovie per il taglio di 24 alberi

Il comitato dei cittadini contro le Nord «Un dovere tutelare il verde». «Sono pericolose»

Marta Bravi

Via Filarete, ci risiamo. Dopo la battaglia portata avanti nel 2012 da un comitato di residenti in via Filarete, che collega via Massena con via San Giorgio, contro il taglio degli alberi, si presenta la stessa situazione. A distanza di sette anni, senza che nel frattempo, segnalano i residenti, ci sia occupati della manutenzione, Ferrovie Nord Milano ha annunciato per settembre il taglio di 24 alberi che corrono lungo i binari in zona Sempione. Secondo l'azienda, infatti, gli alberi sarebbero ormai troppo alti e quindi rappresenterebbero un potenziale rischio per la sicurezza del passaggio dei treni, senza però «che sia stato dimostrato che tali alberi siano malati o che sia stato effettuato un carotaggio su ogni singolo fusto» ribattono i cittadini. Ferrovie Nord vorrebbe sostituire il filare di piante alte 15 metri con «nuove piante sempreverdi». Obiettivo: eliminare alla radice l'annoso problema della manutenzione del verde.

Nel 2012 i cittadini, «grazie a una amministrazione sensibile al problema» riuscirono a raggiungere con le Ferrovie un protocollo di intesa per tutelare questa piccola oasi di verde. «Come allora segnaliamo con forza il valore per noi residenti di questi alberi - spiega Antonio Corda - sia dal punto di vista estetico sia da quello di salute pubblica e protezione acustica, dato che le piante forniscono uno scudo al rumore e un filtro alle polveri di ferro che provengono dai binari sottostanti. Riteniamo che la soluzione non possa essere il taglio degli alberi - continuano -, quanto piuttosto un'accurata manutenzione dell'area da parte delle Ferrovie Nord che invece, nonostante la firma del protocollo, si sono disinteressate della gestione, lasciando le piante senza adeguata potatura, il sottobosco non curato ed oggetti vari sul terreno, mai puliti e rimossi». Il presidente di Ferrovie Nord Paolo Nozza replica che il taglio degli alberi è necessario perché «le piante hanno un rapporto tra altezza e distanza dalle rotaie tale da non rispettare i limiti di sicurezza imposti dalla legge. Inoltre tali piante appartengono a una specie che richiede interventi impegnativi di manutenzione per evitare interferenze con la linea ferroviaria. Oltretutto alcuni esemplari presentano seri problemi di salute».

In pratica: i residenti stanno cercando di aprire un tavolo con Palazzo Marino e l'azienda per trovare una soluzione condivisa, in nome della sicurezza ma anche delle proprie esigenze, a fronte anche del fatto che il Regolamento comunale del verde, approvato nel dicembre 2017, prevede l'obbligo di autorizzazione da parte del Comune nel caso di taglio di piante. Allo stesso tempo sancisce il principio che «ogni cittadino è chiamato a rispettare e difendere il verde pubblico e privato». «Milano è la metropoli più verde di Italia secondo Legambiente - ricordano i cittadini - e il Comune vuole piantare 3 milioni di nuovi alberi.

Crediamo sia importate che anche queste piante non vengano tagliate».

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