Cronaca locale

Flashdance, è la saga degli '80 versione musical

Dopo «Dirty Dancing» e «Footloose», torna sul palco un cult del grande schermo made in Usa

Ferruccio Gattuso

Gli anni Ottanta? «Genuini». La definizione, un po' spiazzante, arriva da Valeria Belleudi che, dalla distanza siderale da quel decennio dovuta alla sua età, spiega così il fascino di un'epoca nella quale si dovrà calare da oggi al 31 dicembre come protagonista di Flashdance, in cartellone al Teatro Nazionale come primo musical della stagione. Superficiali o ottimisti, era questo il derby ideologico sugli anni'80 ma, più ci si allontana da essi, più vincono il sapore vintage e lo sguardo benevolo. Insomma, vince la nostalgia. E dal momento che lo spettatore tipo del musical resta di sesso femminile e tra i 35e i 55 anni di età, è facile dedurre che il flirt tra musical e anni '80, specie con il cinema e le storie romantiche di quel decennio, è destinato a durare. Dopo «Dirty Dancing» e «Footloose» tocca dunque a «Flashdance», che sotto l'ala del Nazionale di Stage Entertainment aveva già avuto una sua vita qualche anno fa, muovendosi addirittura in tournée. Ma questo «Flashdance» è tutta un'altra cosa, rinnovato nel cast con la bella Belleudi di Nettuno, esordiente da protagonista nel ruolo di Alex e Lorenzo Tognocchi in quello di Nick -, nella scrittura e nella regia. La storia è quella nota del film che lanciò Jennifer Beals nel ruolo di una ragazza che insegue la passione della danza ma, per mantenersi, fa l'operaia. La sua tenacia la porterà a superare il provino presso una prestigiosa scuola di danza e, già che c'è, a trovare l'amore. Una storia semplice che però, spinta da brani come «Maniac», «What A Feeling», «Gloria» e «Manhunt», si rivelò in Italia il successo numero uno della stagione e nel mondo incassò la bellezza di 200 milioni di dollari. A conquistare fu anche il profilo della protagonista: «Una donna 2.0 spiega la regista Chiara Noschese Una giovane che sa quello che vuole. A tratti è aggressiva ma perché deve difendersi in un mondo dominato da uomini. Alex è perfettamente contemporanea. La sua storia parla a tante di noi che ci siamo cimentate col musical, a me come a Valeria Belleudi, che è protagonista per la prima volta. Per lei la vicenda quasi fiabesca di Flashdance è vera al 100%». Nata dopo l'uscita del film, Valeria Belleudi - che ha mosso i primi passi nel talent show «Amici» di Maria De Filippi - ammette: «Sono cresciuta guardando Lorella Cuccarini in tv, ho visto 'Flashdance' quando avevo undici anni, sempre in tv. Ma le canzoni di allora restano intatte. La musica ha questo potere».

Lo show del Nazionale, sulle musiche di Robbie Roth e le liriche dello stesso Roth con Robert Cary quasi interamente tradotte dalla stessa Noschese («ho passato momenti difficili chiusa in casa ad adattare l'elasticità dei etsti inglesi al più impegnativo italiano») va in scena con band dal vivo diretta da Angelo Racz, coreografie di Marco Bebbu, scenografie di Gabriele Moreschi e Francesco Vignati: «Un cast per la prima volta tutto italiano», spiega orgogliosamente Noschese.

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