Cronaca locale

Formigoni riunisce i suoi e li convince «Chi vota Albertini aiuta Ambrosoli»

Formigoni riunisce i suoi e li convince «Chi vota Albertini aiuta Ambrosoli»

Non ci sono strappi, né scissioni. E anzi, si direbbero passati anche i «mal di pancia». Gli amici di Roberto Formigoni sostengono la candidatura di Roberto Maroni alla presidenza della Regione. Dopo la conferenza stampa di venerdì a Palazzo Lombardia con i suoi «scudieri» più fidati, ieri il governatore ha riunito «Rete Italia», il «circuito di amici impegnati in politica» che sostengono l'azione di quello che da 15 anni è il presidente della Regione Lombardia, e uno degli esponenti più potenti e più in vista del mondo Comunione e Liberazione.
Ieri Formigoni ha deciso di riunire gli uomini di «Rete Italia». Li ha incontrati all'hotel Michelangelo per spiegare la scelta di restare nel Pdl e di sostenere Maroni nella corsa al Pirellone, dopo una prima propensione per la candidatura di Gabriele Albertini, poi attratto dall'orbita centrista e montiana. «Abbiamo condiviso con il giro più largo di Rete Italia - ha spiegato Formigoni - le motivazioni che ci hanno portato alla scelta. Sono molto soddisfatto perché tutti gli amici, tranne uno, hanno condiviso la posizione e quindi adesso parte la campagna elettorale e ciascuno di noi si impegnerà per spiegare che val la pena di continuare ad impegnarsi per promuovere nel Pdl candidature ancorate a un programma molto chiaro». Quell'unico dissidente dichiarato è Vincenzo Bella, un consigliere comunale a Desio, deciso a votare per l'ex sindaco alle Regionali. «Con altri, quando abbiamo intrapreso la strada con Albertini - ha spiegato - si era convenuto che si poteva perdere, ma che nel Pdl non si poteva restare». Da Albertini sembrava tentato anche Carlo Masseroli, capogruppo del Pdl a Palazzo Marino, che ha spiegato il suo no definitivo all'ex sindaco. «Ogni voto dato ad Albertini - ha spiegato - è dato ad Ambrosoli perché non è più candidato a vincere». Secondo lui, la decisione dell'ex sindaco di restare candidato al Pirellone si capisce «solo se si guarda al quadro nazionale. Fa il gioco del rapporto di Monti con la sinistra e non è più la mia partita». Ancora non si sa, ma è possibile che Masseroli sarà candidato. Sui nomi comunque Formigoni ha glissato, ricordando che lui stesso sta ancora valutando anche la corsa al Senato che - dice - è una proposta del Pdl. «Ci occuperemo delle candidature nel Pdl a partire da domani - ha osservato -. Ci sono diversi consiglieri regionali che hanno scelto di non proseguire l'esperienza, alcuni che la proseguiranno e facce nuove. Importante è trovare le persone più adatte».
Con Albertini, intanto, le schermaglie sono iniziate. Due giorni fa l'ex sindaco, un po' indispettito per la scelta di campo di Formigoni, ha commentato: «Deluso dalle scelte di Formigoni? No, conoscendo il genere di politico di professione l'ho accettato come un derivato di un certo stile di comportamento».

«Caro Albertini che caduta di stile! - ha replicato ieri Formigoni - Sei un politico di professione ancora più di me: hai la poltrona al Parlamento europeo, corri per altre due poltrone».

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