Cronaca locale

Forza Italia, sfida sovranista «Con la Lega, ma da liberali»

Riflettori accesi sul nuovo patto del centrodestra unito Alle Stelline Toti, Gelmini e Maullu con Fratelli d'Italia

Alberto Giannoni

Forza Italia raccoglie la sfida. Vuol giocarsi la partita anche sul terreno «sovranista», ma a modo suo, con orgoglio. È questa la chiave politica con cui sabato, alle Stelline, un bel po' di big azzurri si ritroveranno, con Fratelli d'Italia, a parlare di una possibile «Alleanza per la Repubblica», titolo del convegno ma anche prospettiva politica che evoca un centrodestra unito, conservatore e repubblicano, che tenga insieme tutte le anime, ma con un forte motore liberale e berlusconiano. Fra i partecipanti, sono annunciati la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini, il governatore ligure Giovanni Toti, gli ex ministri Maurizio Gasparri e Altero Matteoli. Ed è prevista la partecipazione di Fdi, con l'ex ministro Ignazio La Russa, Marco Osnato e Sandro Sisler. Promuove l'eurodeputato azzurro Stefano Maullu, col consigliere regionale Vittorio Pesato. Sicurezza, crescita, comunità, bisogni e sovranità i temi su cui i relatori si dovranno misurare. Temi su cui si misureranno le forze del centrodestra «classico» alla ricerca di un programma utile al governo del Paese. Giovanni Toti (con una delegazione) sabato era a Roma alla manifestazione «sovranista» con Lega e Fdi. Questa prospettiva è alternativa al polo liberal-popolare cui lavora Stefano Parisi. «Il sovranismo non è la proposta politica in cui ci possiamo riconoscere» ha detto, non a caso, ieri il capogruppo Ncd Maurizio Lupi.

Per Maullu, invece, «c'è l'idea di far nascere le condizioni per un centrodestra unito, pur tenendo conto di qualche difficoltà con gli alleati». «Ci sono atteggiamenti che mettono in imbarazzo chi ha una dimensione riformista. Mi riferisco alla condizione di dover subire, e mi riferisco a Salvini che dice o con noi o contro di noi. Ma c'è la possibilità di trovare un equilibrio, c'è la possibilità di vincere, come in Liguria». «A Roma -prosegue - c'erano tutti i contenuti dal punto di vista culturale e aspetti da mettere a regime. La sovranità è un tema interessante in un'Europa a trazione teutonica». Quindi «prima l'Italia» sì, ma in un'Europa che resta unita, con un'Italia governata da un centrodestra interclassista, liberale, riformista. E berlusconiano: «Anche nelle scelte economiche - conclude - deve essere messa in campo la capacità e l'esperienza di chi ha fatto impresa con grande successo».

«È una bella iniziativa - tira le fila Gelmini - da un lato sottolinea la vivacità di un partito che a Milano alle ultime Comunali ha raggiunto quasi il 21%, dall'altro fissa la sua centralità nella scena ricordando che la tradizione del centrodestra in Italia storicamente vede un centro e una destra. Forza Italia continua a tenere i suoi piedi nelle tradizione liberale, cattolica e riformista. Tradizioni che costituiscono da sempre l'asse democratico portante del nostro Paese».

Quindi «uniti, come sempre ha fatto Berlusconi, rispettosi ognuno delle differenze dell'altro, con Forza Italia centrale».

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