Cronaca locale

Frati in missione danzante: chiesa piena e milioni di clic

I francescani ballano Sofia, tormentone dell'estate '16 «Video virale su YouTube e nuovi giovani in basilica»

Sabrina Cottone

Quattro milioni e quattrocentomila visualizzazioni, che aumentano e si moltiplicano ogni giorno che passa. «Stiamo superando Alvaro Soler» scherzano gli organizzatori della Missione francescana di Legnano, commentando il boom su Youtube del ballo di cinquanta frati in piazza san Magno nell'ottobre scorso. Una performance estemporanea molto colorita, un flash mob sulle note del tormentone dell'estate 2016, «Sofia», che doveva solo invitare le persone all'appuntamento conclusivo della Missione, aperta dal cardinale Angelo Scola. Invece, come a volte accade quando meno te lo aspetti, l'allegra trovata è andata oltre le intenzioni e nel giro di due mesi i sai marrone con la corda di san Francesco sono diventati star del web, visti, rivisti e fatti girare sui social network di mezzo mondo.

«Mira Sofia, sin tu mirada sigo, sin tu mirada sigo» sono i versi del ritornello martellante a cui pochi sono sfuggiti l'estate scorsa. Proprio queste note hanno catturato l'attenzione dei navigatori, trasformando la Missione di Legnano, quindici giorni di appuntamenti, testimonianze, convegni e predicazioni, in un evento di proporzioni inattese.

Sorpresa? Luca Vezzaro, responsabile delle relazioni esterne della basilica di san Magno, la chiesa più importante di Legnano, commenta più soddisfatto che incredulo: «Sono francescani e quindi di una simpatia incredibile. Abbiamo scelto loro perché il parroco voleva un messaggio chiaro, senza arzigogoli e loro sono allegri e diretti. Oggi ancora se ne parla a Legnano». E non solo a Legnano.

I successi mediatici sollevano anche interrogativi. Non sarà solo un evento social, con danze e balletti, senza effetti spirituali? «Non abbiamo avuto solo effetti social, sui social network, ma sociali - dice Luca Vezzaro -. Ci sono stati grandi risultati, con tante persone che sono tornate in parrocchia. Hanno regalato un'immagine diversa dalla Chiesa, soprattutto ai ragazzi che ne hanno un'idea monotona e noiosa. E poi sono venuti tanti giovani per un'iniziativa di predicazione come le Dieci Parole, con gli Oblati di Rho: abbiamo 300 persone ogni domenica sera. C'è stata anche un'esplosione dei gruppi di ascolto, che si riuniscono in famiglia per leggere il Vangelo e che sono quasi triplicati».

Il balletto non è stato un fatto isolato. Anche il logo dell'iniziativa era allegro e attraente: un frate hipster, alternativo nell'aspetto, con l'orecchino e la barba incolta, che fa il segno della vittoria. Ad accompagnarlo, le parole di Gesù al pubblicano Zaccheo: «Oggi devo fermarmi a casa tua».

Forse non si aspettavano milioni di fermate, anche se virtuali.

Commenti