Cronaca locale

Al Fuori Salone il “Banco dei pugni” rischia di finire in rissa

Il programma tv americano è approdato sabato pomeriggio alle Officine Creative Ansaldo in via Bergognone. Ma non sono mancate le polemiche

Al Fuori Salone il “Banco dei pugni” rischia di finire in rissa

Il “Banco dei pugni” sbarca a Milano ed è subito delirio collettivo. Il programma televisivo americano, in onda in Italia sul canale DMAX, è approdato sabato pomeriggio alle Officine Creative Ansaldo in via Bergognone, in vista di un lancio pubblicitario. La trasmissione, molto seguita dai giovani, segue le vicende dell’American Jewelry and Loan, il più grande banco dei pegni di Detroit. Nello spazio dedicato all’evento, che era legato al Fuorisalone, nel giro di pochi minuti si sono riversate migliaia di persone per potere essere immortalate a fianco della famiglia Gold, proprietaria del negozio.

L’incontro, previsto inizialmente per le 15 e che sarebbe dovuto durare almeno tre ore, è cominciato con 30 minuti di ritardo ed è stato interrotto bruscamente dagli organizzatori dopo più di un’ora. Il motivo? Questione di ordine pubblico. Nessuno si aspettava così tanta gente ad accogliere Leslie e Seth, rispettivamente padre e figlio dello show, in visita dagli Stati Uniti per fare foto e autografi con i fan de “Il Banco dei pugni”. Fatto sta che la ressa ha provocato un paio di malori tra la folla e ha costretto l’immediata sospensione dell’evento per non pregiudicarne la sicurezza e anche per far sì che l’ambulanza potesse passare a soccorrere i due ragazzi. Gli spettatori presenti non hanno preso proprio bene la notizia: subito sono partiti fischi, urla, insulti e in qualche caso anche lanci di monete in direzione di un rappresentante italiano di DMAX, il quale ha cercato di placare gli animi surriscaldati, spiegando i motivi dello stop anticipato dell’incontro. “È una vergogna! Siamo qua da tre ore e non abbiamo visto un c...! Fate schifo!”, sono le espressioni più ricorrenti e forse anche le più “generose” esclamate tra i presenti sotto il palco.

Alcuni hanno cercato di scavalcare le barricate con la speranza (vana) di potere raggiungere le due star della TV americana, ma non c’è stato nulla da fare. Alle ore 17 il cortile il camper di DMAX si chiude e il cortile delle Officine Creative si svuota, per la delusione di migliaia di partecipanti.

Di certo l’organizzazione è stata molto carente, ma è altrettanto vero che l’atteggiamento di alcuni fan non ha contribuito a vivere al meglio quello che poteva essere per tutti un pomeriggio divertente.

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