Cronaca locale

Fuori Tono

A proposito della musica popolare, le radici sonore del mondo, dunque anche le nostre. La musica popolare a volte espressione della tragedia. Grande dolore. In questo caso, persecuzione. Oggi ricorre l'anniversario del genocidio armeno, perpetrato dall'impero Ottomano all'inizio del Novecento. Il primo episodio del ventesimo secolo in cui uno stato ha pianificato ed eseguito lo sterminio di un popolo. Domani alle 19.30 al MaMu di Milano (Magazzino Musica, via Soave 3 a Milano) ricorderà con l'iniziativa «Il canto spezzato» il dramma attraverso i canti e le poesie armene. L'interprete principale sarà il soprano Ali Balian, che verrà accompagnata al pianoforte del maestro Giacomo Piazza.

Il repertorio per questo recital è stato raccolto tra il materiale scoperto dall'etnomusicologo Gomidàs. Con la musica ci sarà anche la proposta di testi tradizionali raccolti da poeti che hanno vissuto il genocidio. Voce recitante Tariel Bisharyan.

Interessante anche la contestualizzazione che è stata decisa per l'occasione storico-musicale, patrocinata dall'Ambasciata della Repubblica d'Armenia: nel corso del concerto proiezioni d'immagini d'epoca, documenti storici.

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