Cronaca locale

Fuori Tono

L'occasione è quella giusta per parlare del rapporto che Leonardo (nella foto) aveva con la musica. L'occasione sono i 500 anni dalla sua morte, per i quali pure Milano ha messo in atto una lunga programmazione di iniziative.

Ebbene, quando si pensa a da Vinci e al suono organizzato, la mente corre a strumenti come la clavi-viola che ha immaginato (noti gli studi di Edoardo Zanon): la riproduzione della macchina è stata fatta funzionare pubblicamente nel capoluogo, qualche anno fa. Per gli strumenti il genio rinascimentale, come su tutto il resto dello scibile, aveva il pallino dell'invenzione. Sono pervenuti progetti relativi a nuovi strumenti, vedi i tamburi meccanici trainati da animali. E ancora, una Lira a forma di teschio e dulcis in fundo la famosa viola organistica, ultimamente utilizzata in un concerto meneghino della stagione dell'Accademia di musica antica. E sempre per viaggiare nel mondo di questo genio, un altro ascolto ravvicinato: l'Ensemble di musica medievale della Civica «Claudio Abbado» il 15 giugno in Sala della Balla allo Sforzesco proporrà brani che si ispirano al «Bestiario» di Leonardo e al repertorio profano trasmesso dal Codice Basevi. Di più.

La Fim - Fiera della musica 2019 sempre in città - il 16 e 17 maggio 2019 ospiterà una riproduzione dell'Accordion realizzata sulla base dei disegni originali.

Già, proprio così: secondo gli esperti da Vinci avrebbe anticipato di trecento anni la nascita della fisarmonica.

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