Cronaca locale

Galleria, battaglia per i locali «storici»

Il Carroccio contesta i bandi: «Non tutelano chi ha investito negli anni»

«Il Comune deve le politiche sulle concessioni in Galleria. L'interesse principale dell'amministrazione deve quello di prevedere il giusto e corretto corrispettivo degli spazi concessi, senza discriminare le realtà già esistenti». Il segretario provinciale della Lega Davide Boni interviene sulla vicenda dei due bandi di affitto (in scadenza il 20 febbraio) lanciati dal Comune per gli spazi oggi occupati dalla «Locanda del Gatto rosso» e dal «Salotto». A loro non è stato riconosciuto, come al «Savini», il diritto di conservare lo spazio come locali storici. C'è già stata una battaglia davanti al Tar e una lettera inviata da Palazzo Marino all'Anac per chiarire la linea da tenere. La giunta ha prevista nei bandi solo delle mini-garanzie per i ristoranti, che lamentano di aver investito ingenti capitali in opere di ristrutturazione negli anni passati, senza avere ancora recuperato la spesa. Il Comune ha stabilito che l'asta è limitata alle attività di ristorazione (niente griffe), il 40% del punteggio sarà riferito all'offerta economica, il 60% alla disponibilità a tenere aperto più a lungo la sera e ad assumere almeno il cinquanta per cento del personale dei due locali. A parte questo, vinca il migliore. E i titolari temono la concorrenza (soprattutto economica) dei grandi colossi. «La previsione nei bandi del diritto di prelazione non può essere certamente utilizzata a discrezione, come è già avvenuto» sostene Boni. Nel caso ad esempio di Gucci, il bando fissava il diritto di offrire un euro in più rispetto ad una eventuale offerta maggiore. I ristoranti, inquilini del Salotto da più tempo, chiedevano almeno questa possibilità.

«La Lega - si unisce il consigliere comunale Massimiliano Bastoni - chiede che si tutelino le piccole attività imprenditoriali che, senza avere il presunto appeal delle grandi firme e la medesima capacità economica, in tutti questi anni investito in decoro e manutenuto elevato il livello della Galleria». Ci chiediamo anche, conclude la viceresponsabile Enti locali della Lega, Cristina Scaramucci - come sia possibile che il Comune non preveda nei bandi garanzie di piena occupazione, ma solo 30 punti massimi a chi garantisce il 50% delle riassunzioni, e solo per il primo anno». In Galleria intanto (nella foto) è comparso il logo del ristorante dello chef Carlo Cracco, che aprirà a breve negli ex spazi Mercedes.

ChiCa

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