Cronaca locale

Galleria, l'ultimo bando diventa un giallo Negozi storici in ansia

Tre spazi vinti da un'agenzia immobiliare Solo chi è nel Salotto da 50 anni evita la gara

Galleria, l'ultimo bando diventa un giallo Negozi storici in ansia

Gara deserta per tre spazi a uso ufficio in piazza Castello numero 3 e per altri due al terzo e al quinto piano della Galleria. Molte buste invece per gli altri nove locali ai piani alti del Salotto che il Comune aveva messo a bando a fine febbraio, i vincitori hanno anche raddoppiato la base d'asta. Ma si tratta di aggiudicazioni provvisorie, e ieri si è aperto almeno un giallo che la commissione dovrà risolvere durante la fase istruttoria che durerà almeno un paio di mesi. Se i dubbi fossero confermati, potrebbero «saltare» tre assegnazioni. Partendo dai casi più semplici, per il lotto 10 e 11 che riguardava due cantine in via Marino 7 si è fatto avanti solo il Bar Marino per utilizzarli come deposito merce. Non dovrebbero sorgere problemi neanche sul lotto 9: cinque contendenti ma l'offerta maggiore (circa 36mila euro rispetto ai 27.720 a base d'asta) è arrivata da Sapori d'Italia che a dispetto del nome è la società che gestisce il negozio di guanti Piumelli in Galleria ma col contratto in scadenza il prossimo anno. I titolari si organizzano per conservare uno store ai piani alti qualora dovessero perdere lo spazio vista Salotto. Altri quattro locali tra i 40 e 52 metri quadri (e con basi tra gli 11.760 e 19760 euro), «a uso terziario/commerciale» come imponeva il bando, sono stati aggiudicati all'agenzia immobiliare Cdm che in tutti i casi ha offerto circa il doppio del prezzo sbaragliando concorrenti come Autogrill o Grimoldi. Ma da Palazzo Marino fanno sapere che si aprirà un'attenta fase istruttoria, per chiarire se l'offerta commerciale o di terziario sarà proposta e gestita direttamente dalla Cdm, è ovviamente escluso subaffittare spazi del Comune. Altri due spazi sono andati a Franco Edoardo Rosso, per quello da 102 mq ha offerto 45mila euro di affitto all'anno rispetto alla base di 28.560 euro, per l'altro da 79 mq ha rilanciato a 65mila euro rispetto a 33.180. É dirigente da poco di Alessandro Rosso Group, prima responsabile dell'ufficio acquisti del TownHouse e dg presso la pizzeria del Seven Stars Galleria. Alessandro Rosso è in una situazione di morosità col Comune ed è stato anche attaccato dall'opposizione ma non è insolvente, avrebbe avuto il diritto di partecipare a bandi per allargare l'hotel a sette stelle. Zero appeal si diceva per i tre spazi in piazza Castello, il Comune ci riproverà con un nuovo bando.

E c'è grande agitazione nel Salotto tra i locali storici in scadenza tra 2018 e 2020. Alcuni hanno iniziato a sondare l'aria e sembra che il Comune voglia procedere con gare, anche se al Camparino e al Savini è stato concesso il rinnovo automatico in virtù del riconoscimento. Non basta avere il merito di avere 50 anni di storia a Milano, saranno tutelati - sembra la linea - solo quelli che li hanno trascorsi continuativamente in Galleria. Ma non si sente al riparo a quanto pare neanche la tabaccheria Noli, nel Salotto dal 1927 (tra i clienti più illustri, il presidente Sandro Pertini). E «ballano» il Bar Marino, la camiceria Cadè, Ruggeri Abbigliamento, Borsalino, il ristorante Galleria (che ha già il marchio storico dalla Regione).

Dovrebbe evitare senza problemi la gara la mega boutique Fratelli Prada, nel Salotto dal 1913.

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