Cronaca locale

"Galleria, Sala debole coi forti Piccole imprese penalizzate"

Il consigliere azzurro si batterà contro la linea del Comune "I colossi hanno avuto rinnovo o subentro, gli altri rischiano"

"Galleria, Sala debole coi forti Piccole imprese penalizzate"

Consigliere Fabrizio De Pasquale lei ha visto alternarsi almeno tre giunte diverse (Moratti, Pisapia e Sala) e confrontarsi sul delicato tema della valorizzazione della Galleria. Come commenta l'ultima gara per la locazione dei due spazi attualmente occupati dalla Locanda del gatto rosso e da Il Salotto?

«La cosa che mi dà più fastidio è vedere come il Comune di Milano non tenga assolutamente conto del valore del lavoro».

In che senso?

«Il Comune non ragiona in questo caso da ente pubblico nel senso che si accontenta di ragionare con il criterio della massima offerta».

Quindi...

«Quindi se questa è la filosofia tanto vale sostituire l'assessorato al Demanio con la Pirelli Real Estate».

Tornando al discorso della tutela del lavoro?

«Politicamente Palazzo Marino dovrebbe farsi garante anche delle piccole e medie imprese. Mi riferisco alla piccole attività a conduzione famigliare che hanno investito tantissimo in Galleria, hanno ristrutturato i locali, dato da lavorare a decine di persone, fatto sacrifici per anni per garantire le aperture, anche in periodi in cui non si faceva certo il massimo del profitto e ora gli viene sbattuta la porta in faccia. E la galleria non è l'unico esempio...».

Cioè?

«Penso ai mezzanini delle metropolitane: anche in questo caso l'amministrazione, invece di tutelare i gestori dei piccoli bar che per anni hanno resistito e tenuto aperto in tutte le condizioni, ha fatto una gara d'appalto, vinta da Chef Express, un colosso».

Che fine hanno fatto le linee di indirizzo della giunta Moratti? Avrebbe dovuto tutelare la varietà dell'offerta merceologica della galleria, garantendo vita e passaggio anche di sera.

«Infatti non mi pare che sia così: ormai vediamo solo chef stellati, inaccessibili ai più, e la sera è il deserto...».

Le buste con le offerte per gli spazi occupati dal Gatto Rosso e da Il Salotto hanno viso anche take away e outlet di dolci...

«È pazzesco infatti che alla fine gli unici che rischiano di perdere il loro spazio siano le piccole imprese. La giunta Sala si sta comportando da forte con i deboli e da debole con i forti».

Si spieghi meglio...

«Tutti gli altri inquilini hanno avuto il rinnovo o il subentro. È stato fatto un bando di gara solo per questi spazi occupati dal Gatto rosso e dal Il Salotto, piccole imprese appunto».

Secondo lei sono state compiute delle ingiustizie?

«Il contratto di un colosso della ristorazione era in scadenza, l'azienda si è dichiarata disponibile subito a pagare un canone maggiorato e ha ottenuto il rinnovo. E non è l'unico. Una grande maison ha sponsorizzato parte dei lavori restauro della Galleria e ha ottenuto il rinnovo. Senza tenere conto che, se le multinazionali non realizzato i profitti che si erano prefisse se ne vanno e ci lasciano con il cerino in mano, così non succede con le imprese famigliari che tengono duro».

Che soluzione propone?

«Si faccia un regolamento sull'uso degli spazi in Galleria e non si lasci che a decidere siano i giudici in seguito ai ricorsi. Così sarà il Comune a dettare le regole. Uguali per tutti...

».

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