Cronaca locale

Ghini lascia i cinepanettoni e cerca un'ora di tranquillità

L'attore romano sale sul palco con una pièce dal sapore francese Con lui recita un altro volto noto del cinema: Massimo Ciavarro

Un esordio alla regia e una scelta coraggiosa. Infine, una scommessa vinta. Con «Un'ora di tranquillità» - in cartellone al Teatro Nuovo dal 19 al 31 gennaio (ore 20,45, domenica ore 15,30, info 02.79.40.26) Massimo Ghini realizza un paio di sogni, il primo antico, il secondo più recente. Da bambino, il futuro attore romano coltivava l'aspirazione di diventare direttore d'orchestra: mettendosi in cabina di regia e al comando di un nutrito cast come quello di questo spettacolo, in fondo, è come dare i giusti tempi a un'orchestra. Il secondo «centro» Ghini lo fa portando in scena una commedia francese scritta da un giovane commediografo transalpino - Florian Zeller, classe 1979, già premio Moliére ottenendo un grosso successo di pubblico. «A Firenze nel periodo di Capodanno rivela Ghini abbiamo fatto settantaquattromila euro di incasso, e per una commedia sconosciuta al pubblico italiano, ambientata a Parigi e di un autore ignoto, è una vera vittoria. Quando scelsi di portare in scena quest'opera mi sono incaponito a rimbalzare le perplessità degli addetti ai lavori, che temevano le troppe incognite». E invece. Ovvio, il nome di Massimo Ghini in cartellone, e cioè quello di un attore amatissimo dal grande pubblico di casa nostra per le doti di specialista della commedia su grande schermo, ha avuto la sua parte. I film di Natale, le fiction, le apparizioni in tv come mattatore (Ghini sa anche cantare molto bene, difatti si è cimentato anche col musical e al musical, come ci dice, «tornerei volentieri») si rivelano autentiche calamite per gli spettatori. Ma, in realtà, c'è di più. «Il di più spiega Ghini è questa divertente commedia, una macchina drammaturgicamente perfetta che alterna comicità pura, equivoci, cinismo, scudisciate al politicamente corretto e una sottile satira sulle ipocrisie della borghesia parigina». La storia è semplice: un uomo appassionato di musica jazz (Ghini, per l'appunto) trova su una bancarella sul Lungo Senna ikl disco in vinile dei suoi sogni. Corre a casa e chiede solo un'ora di tranquillità per ascoltarlo. Purtroppo per lui, sono attesi ospiti a breve, e non solo: una ridda di imprevisti frustra ogni suo tentativo di tuffarsi nelle note del disco. Con Ghini, sul palcoscenico attori come Massimo Ciavarro e Galatea Ranzi: «A convincermi a fare questa commedia è stato Renato Redichlin, ex direttore di LuganoinScena rivela l'attore e regista romano Era venuto a vedermi in 'Quando la moglie è in vacanza' e aveva appena goduto di questa pièce a Parigi, diretta ed interpretata sul palcoscenico da Fabrice Lucchini e quasi subito trasformata in un film campione di incassi da Patrice Leconte. La mia scommessa è stata non tradurre la storia in chiave italiana. Ma se dovessi, come vorrei, farne un remake al cinema, allora la ambienterei a Milano, la città che, parlando di borghesia, mi sembra più affine al clima metropolitano parigino». La commedia francese, anche al cinema, funziona sempre: «Se in Italia oggi attingiamo dalla commedia francese è perché se ne frega del politicamente corretto», dice l'attore romano. Per il prossimo futuro, Massimo Ghini ha in agenda due progetti in tv: «Su Raiuno sarò un commissario di polizia reduce dal G8 di Genova in 'La Catturandi' conclude l'attore - mentre a primavera su Canale 5 in 'Matrimoni e altre follie' torno a lavorare con Nancy Brilli, in una commedia su una famiglia allargata. Molto autobiografico, per noi».

Come dove e quando «Un'ora di tranquillità» di Florian Zeller, regia di Massimo Ghini, con Massimo Ghini, Massimo Ciavarro, Galatea Ranzi e altri, al Teatro Nuovo dal 19 al 31 gennaio.

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