Cronaca locale

Giambellino, altro caso Marocchino col coltello aggredisce una coppia

L'immigrato tenta di colpire marito e moglie La lite in mezzo alla strada: "Ora vi scanno"

Giambellino, altro caso Marocchino col coltello aggredisce una coppia

Ancora un'esplosione di violenza. Ancora per motivi banali. E ancora al Giambellino, il quartiere milanese che due giorni fa ha visto morire per strada un diciottenne colpito con un cacciavite durante una rissa scoppiata al bar.

L'incredibile omicidio del giovane di origine egiziana, ma nato a Milano, si è consumato domenica in piazza Tirana. E a poche centinaia di metri di distanza, poche ore dopo, un altro dramma è stato sfiorato. Un diverbio senza importanza scoppiato in strada, proprio in via Giambellino, all'altezza del civico 90, è sfociato in un'aggressione armata. Al centro della vicenda, ancora un marocchino pregiudicato. L'uomo di 40 anni, immigrato irregolare e con numerosi precedenti, in via Giambellino 90 ha minacciato, inseguito e aggredito una coppia di italiani, un uomo di 42 anni e la moglie.

Tutto è accaduto domenica mattina, quando erano passate soltanto poche ore dal delitto di Roberto Halim Farouk Samir, ucciso con due colpi di cacciavite al cuore. I due in quel momento si trovavano in compagnia di un amico. Secondo la ricostruzione, un'auto aveva suonato il clacson per intimare al marocchino di spostarsi, visto che ostruiva il traffico in sella alla propria bicicletta. Ma lui non sentiva niente, avendo le cuffie alle orecchie con la musica a tutto volume. Così, il 42enne, in compagnia della moglie e dell'amico, notando la scena sarebbe intervenuto, facendo segno al ciclista di lasciar passare la macchina.

Per tutta risposta, l'uomo si è infuriato, ha rincorso e tentato di colpire i due, e l'amico della coppia che era a passeggio con il suo cane. Il marocchino aveva con sé un coltello di 21 centimetri, in tasca o nei calzini, e a quel punto lo ha estratto cercando di ferire le tre malcapitate vittime, urlando «ora ti scanno» e facendo stridere la lama contro una ringhiera. L'uomo avrebbe miracolosamente schivato i colpi dell'aggressore, colpi potenzialmente mortali all'altezza del collo e della pancia, per poi mettersi al riparo. La vittima dell'ira folle del marocchino è riuscito a scappare rifugiandosi dietro a un cancello Insieme alla moglie e all'amico, mentre l'aggressore è andato a recuperare la bici per poi tentare di liberarsi del coltello.

Gli agenti lo hanno bloccato, più tardi, in largo Balestra, dove aveva gettato l'arma. Il marocchino è risultato poi avere numerosi precedenti anche per reati violenti, dai furti allo spaccio di droga, ed è stato arrestato per tentato omicidio.

Sul posto è intervenuta la Polizia.

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