Cronaca locale

Giovani scettici sul governo e pronti alla fuga all'estero

La miglior cosa da fare secondo i giovani italiani? Fuggire dall'Italia. Sono gli sconfortanti risultati di un un'indagine dell'Istituto Toniolo, l'ente fondatore dell'Università Cattolica, che monitora costantemente gli umori delle nuove generazioni con il Rapporto Giovani. L'80 per cento degli under trenta è convinto che chi vuol stare meglio deve rifugiarsi all'estero. C'è da capirli: in Europa solo Bulgaria e Grecia hanno percentuali di giovani che né lavorano né studiano peggiori delle statistiche italiane. E i ragazzi in cerca di futuro sono molto scettici anche sulle soluzioni proposte finora dal governo Renzi.

La «Garanzia Giovani», finanziata dall'Ue e avviata nel maggio scorso, è una grande sconosciuta per i trentenni di casa nostra. E solo il 37% degli intervistati pensa che le politiche di Palazzo Chigi miglioreranno molto o abbastanza il rapporto dei giovani con il mercato del lavoro. I dati, che rilevano gli umori del luglio scorso, sono stati presentati al Meeting di Cl in corso a Rimini e sottolineano, una volta di più, le condizioni assai difficili dei giovani, senza lavoro e - quel che forse è peggio - anche senza speranza: il 60% è convinto che tra tre anni le proprie condizioni saranno migliorate poco o per nulla e il 71% pensa che non si riusciranno a inseguire i livelli di crescita degli altri Paesi sviluppati. Un pessimismo preoccupante.

I giovani - denuncia il rapporto - si trovano con livelli di difficoltà a ottenere e mantenere una occupazione mai sperimentati nel secondo dopoguerra. Il tasso di disoccupazione giovanile è salito oltre il 40% (media 2013).

La quota di Neet (appunto gli under 30 che né studiano né lavorano) è in continua espansione: dal 19% del 2007 ha toccato il 25% nel 2013.

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