Cronaca locale

Giro, festa da tutto esaurito Sala: "Qui per altri due anni"

Folla sulle strade e in piazza Duomo per l'ultima tappa. Il sindaco rilancia: "Scommessa vinta, faremo di più"

Giro, festa da tutto esaurito Sala: "Qui per altri due anni"

Corso Venezia come la salita dello Stelvio con due ali di folla che si aprono per far passare Tom Dumoulin, nuovo padrone del Giro, Vincenzo Nibali che si conquista la terza posizione del podio e Nairo Quintana che è costretto ad abdicare ma solo per una manciata di secondi. Viale Sarca, piazza della Repubblica, corso Venezia, piazza Duomo, Milano abbraccia il Giro con un tutto esaurito che spiega più di ogni altra cosa quanto lo spettacolo di uno sport così sia popolare e seguito. Una festa cominciata al mattino e finita nel pomeriggio in una piazza gremita in ogni ordine di posto. «Una giornata incrediile- racconta il sindaco Giuseppe Sala- Abbiamo fatto una scommessa che sembra sia stata vinta, cioè quella di chiedere la cronometro come tappa conclusiva nella nostra città. Una passerella finale forse coinvolge di più la città ma la cronometro, se diventa decisiva, richiama anche più pubblico televisivo e anche più sportivi. Ci è andata bene...». Molto bene. Forse anche più di quanto lo stesso sindaco, da appassionato ciclista qual è, si aspettasse. E infatti rilancia: «Tireremo le somme nei prossimi giorni- spiega- ma sarei dell'idea di parlare con gli organizzatori e di confermare questa formula per i prossimi due o tre anni. Anche in una giornata così calda difficile per gli atleti ma anche chi li ha applauditi dietro le transenne la risposta è stata eccezionale. La città ha dimostrato passione e dobbiamo fare di più in questa direzione. Ad ottobre ad esempio sarà pronto il Vigorelli e sarà un passo importante...». Un storia che ritorna e che rivive. Un simbolo che darà ulteriore slancio ad un movimento che a Milano è sempre più vivo con aziende, bike cafè, nuove officine, eventi ed incontri. Ed anche la cronometro finale da Monza in piazza Duomo in 29,3 chilometri un po' ha raccontato tutto questo. Ha raccontato una realtà chè è tradizione e territorio, che è lavoro e anche futuro. Più di tre artigiani a ogni chilometro come spiega l'Unione artigiani di Milano che lungo il percorso che collega idealmente tutta la Brianza al capoluogo lombardo ha infatti contato ben 102 realtà artigiane «Questi dati - commenta il segretario generale dell'Unione Artigiani, Marco Accornero -, testimoniano come anche sotto il profilo artigiano la conclusione del Giro d'Italia a Milano sia un riconoscimento a tante realtà, spesso storiche, ch quotidianamente lavorano attorno ai pedali. E si tratta di attività produttive o di servizio particolarmente vitali: in due anni il comparto è cresciuto del 15 per cento...». Nell'Area metropolitana l'indotto ciclistico somma 36 ditte e 9 le società di capitali. In Brianza 4 società e 14 aziende individuali guidate da italiani e una sola straniera, mente a Monza non sono presenti stranieri nel settore, ma solo due italiani e due società. Numeri. Che il Giro del centenario riassume in una giornata di sport e di applausi. Come sempre.

Ieri forse un po' di più.

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