Cronaca locale

Giusy Versace: «Disabili dimenticati da Pd e M5S»

L'atleta paralimpica spiega la candidatura con il centrodestra: «Voglio proteggere chi soffre»

C'è una cultura che non è fatta di soli quadri e teatri, ma è un tessuto di valori. E anche di questo si è parlato durante la mattinata nella sede milanese di Forza Italia. Nel manifesto in dieci punti, accanto a «liberare» e «detassare», ci sono anche i verbi «integrare» e «difendere». Il primo è affidato all'associazione «Disabili no limits» di Giusy Versace, candidata azzurra alle politiche, atleta paralimpica con due gambe artificiali, dopo avere perso a 28 anni, in un incidente stradale, gli arti che l'hanno accompagnata nella prima parte della vita.

Versace è molto concentrata sui bambini e le scuole: «Oggi per molti disabili fare sport è un lusso. Ho notato che mentre l'adulto vede in me il limite, a volte guarda all'handicap come a «poverino, che sfigato», il bambino nota che, nonostante due gambe finte, sono riuscita a diventare quella che sono». Il mondo dei disabili, dice con energia Giusy Versace, riguarda tutti: «Non sottovalutiamo che la vita ci butta a terra. Non puoi decidere di tornare indietro, ma come andare avanti». Da quando si è candidata, racconta, le è capitato di perdere il coro entusiasta: «Mi hanno criticata per la mia scelta. Ma come, ti metti con la destra? Eppure, con una ricerca, ho notato che nel programma del centrodestra ci sono due punti dedicati ai disabili, mentre nei programmi del Pd e del Movimento 5 Stelle non ho trovato capitoli esplicitamente dedicati ai disabili». Versace, che ha recitato in una pièce sulla propria vita, si è innamorata del teatro: «Tocchi le persone, sei a contatto con loro. Il nostro progetto nasce in un momento di fame culturale, perché la comunicazione veloce di internet è diventata un vero handicap».

Il verbo «proteggere» è affidato a Paola Radaelli, presidente dell'Unavi, l'Unione nazionale vittime per legittima difesa. Dice Radaelli: «Perché chi si è difeso deve ricevere più angherie processuali di chi entra in casa mia o nel mio negozio armato? Eppure l'articolo 52 è fermo e affossato in Senato. Il problema non è legato al Codice penale, che è severo, ma a come affrontiamo il processo. Troppo spesso ci sono indulti e sconti di pena». Fino a una declinazione del «proteggere» dedicata a chi si prende cura di noi. «La legittima difesa è indispensabile per la protezione delle forze dell'ordine» dice Sylos Labini. Aggiunge: «Il mondo antagonista attacca senza subire processi. Chi ha incaprettato il militante di Forza nuova è già fuori. Costruire una bomba carta è un atto grave eppure è sottovalutato». Proteggere sì, anche ci chi protegge.

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