Cronaca locale

Gol fantasma assegnati e tafferugli sedati Errori e mano ferma del Cardona arbitro

Il neo questore ha diretto in A e B. La volta che Zoff lo chiamò «arrogante»

L'esperienza sui campi di calcio, come arbitro, potrebbe tornare molto utile al nuovo questore di Milano Marcello Cardona. In particolare avrà di certo fatto tesoro di tutte le volte in cui è dovuto intervenire con mano ferma e giudizio per sedare le risse tra giocatori o per arginare le intemperanze degli ultrà.

Come in quel Foggia-Salernitana durante il campionato di Serie B 1995-1996. Una partita molto concitata, gestita con autorevolezza dall'arbitro, di cui spunta un video su Youtube. «Il signor Cardona da Reggio Calabria», come lo chiama il telecronista dell'epoca, dovette mettercela tutta per contenere le proteste e a match praticamente finito (risultato 1-3) decise di sospendere il gioco a causa degli incidenti.

Il video mostra come dopo un rigore parecchio contestato dagli spalti cominciano a piovere oggetti e petardi contro i giocatori. A un certo punto un tifoso foggiano fa invasione di campo. È qui che Cardona «che si ricorda - spiega ancora il giornalista televisivo - di essere un commissario di polizia» rincorre e agguanta l'ultrà. Il direttore di gioco discute a lungo con l'uomo, circondato da poliziotti in tenuta anti sommossa, e alla fine lo convince ad abbandonare il campo.

Cardona ha alle spalle una carriera da arbitro di calcio professionista. Tra il 1990 e il 1996 ha diretto 32 partite di Serie A e 63 di Serie B. Dalla cronache sportive spunta un altro episodio, uno di quelli che per un arbitro sono all'ordine del giorno. Anno 1993, Cardona arbitra un Cagliari-Lazio, 3-1 il risultato finale. L'arbitro, già vicequestore alla Criminalpol di Milano, concede un gol ai sardi, anche se la palla non ha di fatto superato la linea della porta. Il tecnico laziale Dino Zoff si scaglia contro il direttore di gara: «Arrogante, non ha consultato il guardalinee». Cardona si dirà «grandemente sereno». L'errore di valutazione poi rivelato dalla moviola, gli costa però alcuni mesi di «esilio» in Serie B.

CBas

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