Cronaca locale

Gottardo, il tunnel record Economia, arte e turismo Milano più vicina a Zurigo

Più collegamenti e treni in galleria a 250 all'ora da dicembre il viaggio durerà mezz'ora in meno

Gottardo, il tunnel record Economia, arte e turismo Milano più vicina a Zurigo

nostro inviato a Zurigo

Se con la Brexit Londra si allontana o forse si allontanerà dall'Europa, si può dire che con l'apertura del tunnel di base del San Gottardo la Svizzera si è avvicinata all'Italia. Perché per andare da Zurigo a Milano, due città le cui storie culturali ed economiche si intrecciano da sempre, ci vorrà mezz'ora in meno. Solo tre ore e mezzo a partire dall'11 dicembre quando sarà dato il via al traffico commerciale, ma appena tre con l'apertura della galleria di base del Monte Ceneri nel 2020 e corse ogni ora anziché ogni due e una stima del traffico passeggeri superiore ai 18mila al giorno contro i 9mila attuali. Sempre che venga ultimato il potenziamento della rete anche in Italia.

«Zurigo e Milano si avvicinano - dice Corine Mauch, sindaco della città elvetica - la nuova galleria non rappresenta la fine di un progetto ma, speriamo, l'inizio di molti altri progetti individuali di collaborazione tra le due città. Per imprese, istituzioni e privati si aprono ora molte possibilità di sfruttare le nuove opportunità». Un filo diretto grazie a una straordinaria opera di ingegneria che, con un anno di anticipo, ha realizzato un capolavoro tecnico che batte ogni record: diciassette anni di lavori cominciati nel 1999 dalla Alp Transit San Gottardo SA, società interamente controllata delle Ferrovie Federali Svizzere (SBB CFF FFS) per i 57 chilometri che ne fanno il tunnel ferroviario più lungo del mondo e con le discese fino a 2.300 metri lo mettono a pari delle più profonde miniere della terra. Senza ventilazione la temperatura all'interno della montagna raggiunge i 46 gradi, ma appena 20 i minuti del tragitto a 200 chilometri l'ora (ma possibili punte fino a 250) per collegare Erstfeld, nel Canton dell'Uri, con Bodio-Pollegio nel Canton Ticino. Saranno sessantacinque al giorno i treni passeggeri che attraverseranno il tunnel e 260 i treni merci (contro gli attuali 180). Il che significa meno camion e dunque meno traffico sulle strade e molto meno inquinamento in uno dei paesaggi più suggestivi che possa capitare di attraversare. Questo il motivo per cui gli svizzeri approvarono nell'ormai lontano 1992 con un referendum la costruzione della galleria costata 11,1 miliardi di euro e resa davvero internazionale dal contributo di dieci nazioni coinvolte nella sua realizzazione. Solo una parte della Nuova ferrovia transalpina (Nfta) che ha lo scopo di trasferire su ferro il traffico pesante.

Due canne a binario unico collegate fra loro da cunicoli trasversali ogni 325 metri che non manderà però del tutto in pensione la storica tratta montana gestita dalle FFS che valica e attraversa il Gottardo e potrà essere utilizzata per chi vorrà continuare ad ammirare i panorami mozzafiato e le leggendarie gallerie elicoidali che circondano la Chiesa di Wassen nella stretta Urnertal. Quando entrò in funzione nel 1882 (dopo la mulattiera del XIII secolo e la diligenza postale), la tratta ferroviaria del Gottardo che con il suoi 205 ponti si arrampicava da 470 a 1.100 metri, il turismo elvetico ebbe una straordinaria impennata. E altrettanto ci si aspetta evidentemente oggi dal nuovo tunnel, oltre agli altri vantaggi infrastrutturali e sull'economia della Svizzera e della Lombardia. «Grazie a questo collegamento veloce - le parole del direttore di Zurigo turismo Martin Sturzenegger - il Nord e il Sud della Svizzera saranno più vicini. Ci aspettiamo un incremento degli ospiti dal Ticino e dall'Italia. E Milano diventerà effettivamente la nostra vicina di casa». Ma nulla impedirà di unire il fascino del passato e quello del futuro, percorrendo all'andata i 57 chilometri della galleria e magari al ritorno i sette tunnel elicoidali e i 205 ponti lungo il massiccio del Gottardo.

E prima dell'apertura, dal 2 agosto al 27 novembre circolerà il treno speciale Gottardino con cui i passeggeri potranno arrivare nel cuore della montagna, alla stazione multifunzionale di Sedrun per vedere la mostra che racconta la costruzione del tunnel e fare una visita guidata allo spettacolare sistema di cunicoli.

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