Cronaca locale

Governo? Assente Alla scuola da rifare ci pensa il Comune

I finanziamenti promessi non sono mai stati deliberati Ora la giunta accelera sull'elementare di via Viscontini

Scuola, il Comune spinge sull'acceleratore e avvia la demolizione e la ricostruzione della scuola di via Viscontini a Bonola. Attenzione, si tratta proprio dell'edifico che era stato indicato direttamente dal sindaco e dall'assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza tra le priorità dell'edilizia scolastica, su indicazione del governo. In pole position tra le 27 scuole prefabbricate risalenti agli anni Settanta, appunto l'elementare di via Viscontini, e l'elementare di viale Puglie. In una parola è la «scuola di Renzi», ovvero l'edifico che avrebbe dovuto essere ristrutturato, o meglio demolito e ricostruito con i finanziamenti statali annunciati in pompa magna ad agosto. Ora, il decreto sull'edilizia scolastica è in via di pubblicazione. Il budget si aggira sui 980 milioni di euro su scala nazionale, che saranno poi ripartiti a livello regionale. Le regioni a loro volta lanceranno dei bandi cui i comuni potranno partecipare e sulla base dei progetti, «vincere» i finanziamenti.

Tempi troppo lunghi per l'amministrazione arancione che aveva deciso di regalare due nuove scuole alla città. Palazzo Marino ha deciso di fare da sé: mettendo mano la portafoglio e avviando il più velocemente possibile l'iter per la ricostruzione. La Giunta ha approvato venerdì la delibera che assegna in due lotti, invece di uno solo come deliberato lo scorso 21 novembre, il progetto di demolizione e ricostruzione dell'elementare di via Viscontini 7. L'accelerazione è dovuta anche al fatto che l'edificio, abbandonato, più volte è stato oggetto di atti vandalici e di occupazioni: l'assessorato ai Lavori pubblici ha ritenuto opportuno suddividere il progetto in due fasi distinte mediante due appalti (costo complessivo invariato di 13,5 milioni di euro) per velocizzare la demolizione e il cantiere. I fondi sono stati deliberati con il bilancio 2014, approvato a settembre.

«Con questa decisione garantiamo sicurezza al quartiere perché realizzeremo in tempi più brevi l'abbattimento dell'edificio - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza -. I cittadini potranno così veder sorgere la scuola di via Viscontini che, per la prima volta nella storia della città, sarà costruita interamente in legno». Il primo lotto è relativo alla bonifica dall'amianto e alla demolizione per un importo stimato in 1 milione 450mila euro. Il secondo riguarda la ricostruzione dell'edificio per il quale è in fase di elaborazione il progetto preliminare: l'importo stimato è di 12 milioni circa. I tecnici di Federlegno affiancheranno gli uffici comunali per il progetto. Tra i vantaggi del legno la riduzione dei tempi di cantiere: per realizzare la nuova struttura saranno sufficienti 6-8 mesi invece dei 30 abituali. E dei costi: grazie alla capacità isolante del legno si avrà un risparmio energetico del 40%.

Diversa la situazione per la media Cardarelli di via Strozzi, chiusa per amianto nel 2013, attualmente abitata da senza fissa dimora e clandestini. Il consigliere comunale Fabrizio de Pasquale (Fi) presenterà oggi un'interrogazione «per conoscere i motivi del grave ritardo nella sostituzione dell'edificio prefabbricato con un moderno plesso scolastico. Ad oggi non c'è un progetto nè un finanziamento per la Cardarelli, che non è nemmeno stata inclusa nell'elenco delle 27 scuole da finanziare con il “Piano Renzi”.

Anche la vicina scuola elementare Massaua, sebbene visitata dal premier a maggio, non è stata oggetto di alcuno degli interventi promessi».

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