Cronaca locale

Come Hayez «rubò l'anima» a Rossini: la Braidense fiorisce di idee di primavera

Anche editoria e musica tra gli appuntamenti della biblioteca di Brera

Lucia Galli

La primavera di Brera fiorisce di eventi: la biblioteca Braidense propone, fino al 27, un ciclo di incontri che hanno come fil rouge curiosità e voglia di approfondimento. Gli scaffali di legno del salone dove Maria Teresa aveva pensato e stipato - il futuro e la conoscenza per tanti milanesi, fanno da cornice a una serie di lezioni eterogenee. Si comincia, domani alle 17, con una nuova Scena di conversazione: il direttore della pinacoteca e della biblioteca nazionale, James Bradburne, racconterà come e perché il pittore Francesco Hayez, che dell'accademia fu uno dei grandi prof, avesse saputo «rubare l'anima» di Gioachino Rossini, in uno dei suo celebri ritratti.

L'incontro sarà condotto insieme a Cecilia Ghibaudi, con letture a cura di Alessandro Savarese. Dalla musica alle stampe, prosegue, fino a fine mese, la mostra Pagine Giapponesi che da il benvenuto ai visitatori, accanto ai grandi tomi di storia. La stagione è quella giusta: fuori, per le vie di Brera, non c'è il rosa - sakura dei ciliegi giapponesi, eppure il profumo di tigli e forsizia evoca, anche a queste latitudini, la voglia di «hanami», l'arte tutta orientale di osservare le grandi fioriture della bella stagione. Lunedì alle 12.30, saranno gli studenti del corso di Storia dell'arte e Arti visive dell'Asia orientale della Statale a salire in cattedra, per spiegare alcune delle opere esposte. Con l'aiuto di Motoaki Ishii e della curatrice della mostra Rossella Menegazzo si andrà alla scoperta di questi documenti che per la prima volta vengono esposti al pubblico. Giovedì 18 alle 10.30 nuova full immersion nelle tre sezioni espositive, accompagnati anche da Aldo Coletto e Marina Zetti, curatori delle raccolte orientali alla Braidense.

Sabato 27 alle 10 si parlerà di musica con Carta Canta, un excursus, a cura della filologa Marta Molino, sulla famiglia Da Ponte e la stampa musicale nella Milano del Rinascimento che già si imponeva come una delle capitali musicali europee. Non solo Venezia, capofila della tipografia italiana antica, ma anche qui all'ombra del Duomo l'editoria era un antico sapere.

I Da Ponte vinsero sfide e concorrenza proprio diversificando la loro produzione, dalla musica di consumo alla liturgica, passando per trattati di teoria musicale che la Braidense conserva e mette in mostra.

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