Cronaca locale

«Ho dato voce a Milano nel dialogo coi suoi giganti»

Il rumore del tram sulle rotaie e quello della levigatrice che passa su legno e acciaio durante la costruzione. Il blocco di marmo che si stacca dalla cava di Candoglia e piomba al suolo; lo scalpello che lo cesella, modellando le decorazioni delle guglie del Duomo. Monumenti e luoghi emblematici di Milano che tutti conosciamo possono essere descritti in modo diverso. Con video che non si limitano a mostrarli, ma raccontano le storie che ci sono dietro. È quello che ha fatto - con inquadrature suggestive, un montaggio efficace e musiche originali (composte dal gruppo Le Gros Ballon) - Tracce.tv, il portale web che realizza corti documentari sul territorio.

Anche dietro Tracce.tv c'è una storia, anzi due: quelle dei 35enni lombardi Lorenzo Faggi e Ruggero Longoni. Autore e producer il primo, regista e post-produttore il secondo, si sono conosciuti quando entrambi lavoravano per AllMusic (oggi Deejay Tv). Nel 2011 hanno vinto il bando «Impresa digitale» della Camera di Commercio e hanno dato concretezza al progetto di Tracce e ora, in collaborazione con il settore Turismo del Comune, ha girato sette corti su altrettanti simboli della città: oltre al Duomo e ai tram ci sono il cimitero Monumentale, lo stadio San Siro, i Navigli, Porta Nuova, la Scala. Luoghi nei quali ci si addentra ogni volta in modo diverso: nel video dedicato ai tram non parla nessuno, solo immagini e suoni per spiegare il viaggio della serie «1928» che rientra nelle officine Atm per la revisione.

In quello dedicato al Duomo parla l'ingegner Benigno Mörlin, responsabile della Veneranda Fabbrica. Solo questi due corti sono già stati già diffusi e sono visibili sui portali www.tracce.tv, www.turismo.milano.it e IlPost.it). Gli altri, che vedremo nelle prossime settimane, hanno una struttura differente: la vita e la poesia del Monumentale narrata dalla voce fuori campo di un attore di teatro, i Navigli attraverso gli allenamenti a colpi di pagaia di un'atleta paralimpica, le emozioni tra gli anelli di San Siro rievocate da due celebri ex capitani di Inter e Milan.

Guardi il video e respiri il clima del derby nel tempio del calcio milanese, nemmeno ti accorgi che «il pallone non è mai inquadrato», come fa notare Ruggero. È un lavoro, ma ci vogliono estro, passione, dedizione. Sui corti, Lorenzo e Ruggero hanno lavorato dieci mesi, tra ricerche, sopralluoghi tecnici e riprese, montaggio. Talvolta avvalendosi di collaboratori e strumenti extra, come il drone usato per riprendere sorvolando i Navigli. «Il distacco del blocco di marmo che si vede nel video dedicato al Duomo avviene due volte all'anno, bisognava beccare il momento giusto», spiega Lorenzo. E aggiunge: «In generale, noi trascorriamo molto tempo con i protagonisti delle storie: vogliamo conoscerli, il racconto poi si sviluppa in modo naturale assieme a loro». E ci si diverte anche. Come quella volta che la bici di Ruggero è finita nel Naviglio, e per recuperarla ci sono voluti i remi del circolo Canottieri. Usati, pure questi, in modo diverso dal solito.

Twitter @giulianadevivo

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