Cronaca locale

Tra i binari un deserto che fa gioco soltanto a vandali e senzatetto

In arrivo 80 guardie giurate su tutte le linee Vetture con telecamere pronte solo nel 2019

Marta Bravi

Militari nelle stazioni, almeno nelle città capoluogo. La richiesta dell'assessore a Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Alessandro Sorte, dopo l'ultima violenta aggressione sul treno ai danni di una ragazzina. «Noi come Regione continuiamo a investire sulla sicurezza, ma la risposta la deve dare il Governo. È una richiesta che abbiamo già fatto in passato - ha ricordato - ma sono arrivati un numero sufficiente dei militari solo per Milano». Obiettivo dei presidi militari «sradicare l'idea che le stazioni siano terra di nessuno, un luogo dove si può fare tutto».

Da parte sua la Regione ha stanziato 6 milioni di euro per la convenzione con le forze dell'ordine che consente agli agenti di viaggiare gratuitamente, avvertendo il capotreno. In questo modo si incentivano poliziotti e carabinieri a viaggiare in treno, offrendo un presidio ai viaggiatori e al personale. «Non sono solo gli utenti le vittime di violenze e aggressioni, ma molto spesso il personale: solo questo week end si sono registrati due episodi» ricorda Cinzia Farisé, ad di Trenord. Da un lato passeggeri aggressivi, dall'altro senza tetto «che hanno reazioni anche molto violente quando vengono allontanati dai vagoni dove si erano rifugiati per la notte». A questi si aggiungono i 2 milioni di euro stanziati per 80 guardie giurate che prenderanno servizio sui convogli, una volta superate le sessioni di esame per l'abilitazione, rilasciata dalla Prefettura.

La sorveglianza? Le telecamere e i sistemi di geolocalizzazione, infatti, sono «di serie» sui nuovi vagoni, che entreranno in servizio nel 2019 ma non si possono installare nei treni più vecchi. Mentre sono presenti nelle stazioni, ma non in quelle minori. Stazioni che sono dei veri non luoghi, deserte e disabitate, in parte per via della progressiva automatizzazione: non c'è personale, le biglietterie sono state sostituite dalle macchinette, gli addetti alle informazioni dai monitor, magari non ci sono bar o negozi. Il risultato è che sono luoghi deserti. «Va in questa direzione il progetto dei 30 contratti di comodato d'uso gratuito per ospitare nei locali sale lettura, sale musica, attività con il fine di rendere vivi e presidiati questi luoghi» spiega Andrea Gibelli, presidente di Ferrovie Nord Milano. Un'alternativa è farle diventare punti di recapito dell'e-commerce.

Vandalismi e sporcizia sono fenomeni in aumento, soprattutto sui treni del week end e sui notturni. «Contro i vandali ci costituiamo sempre parte civile - spiega Gibelli - non perdoniamo nessuno». Ferrovie Nord, che gestisce complessivamente oltre 120 stazioni, nel 2016 ha registrato 250 atti vandalici, che «finiscono per sfociare in problemi di sicurezza» ricorda Farisé capitolo, anche questo, sul quale l'azienda continua ad investire, con un budget che nel 2017 «è più alto di 2 milioni rispetto a quello dell'anno di Expo». In fase di studio a questo proposito la possibilità di utilizzare i droni per il controllo dei depositi presi più di mira.

«Per intervenire in modo efficace e soprattutto per prevenire, la soluzione migliore sarebbe una piattaforma attraverso la quale gli stessi utenti dovrebbero segnalare le situazioni potenzialmente critiche di degrado e insicurezza - la proposta di Stefano Maullu, eurodeputato di Forza Italia -. In questo senso Regione Lombardia potrebbe creare una App scaricabile su qualsiasi smartphone tramite la quale poter recensire le varie linee ferroviarie ed eventualmente segnalare situazioni potenzialmente pericolose.

Il crime mapping fatto dagli utenti permetterebbe di indirizzare in modo molto più efficace le risorse addette ai controlli sui treni».

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