Cronaca locale

I centri sociali tra occupazioni e cortei

Autonomi in uno stabile di piazza Stuparich. Inciviltà e degrado alla sfilata del Primo Maggio

I centri sociali tra occupazioni e cortei

Danno la colpa ai banchieri che «hanno prodotto e beneficiato del disastro e continuano a comandare», ma poi se la prendono con i comuni cittadini. Occupano le case sulle quali, a volte, è ancora acceso il mutuo. Per poi organizzare palestre popolari e mercatini dell'usato.
L'ultimo episodio, l'occupazione dell'ex outlet di via Newton, si è concluso con l'abbandono del progetto da parte degli autonomi del Cantiere perché la famiglia che gestiva il negozio - ormai chiuso - è in gravi difficoltà economiche.

Ma gli attivisti del centro sociale non si sono certo arresi. Dopo aver preso possesso di uno stabile su tre piani in piazza Stuparich 18, due giorni fa hanno raddoppiato, occupando anche il palazzo vicino, che fa angolo con via Algardi. Sono saliti, hanno appeso i soliti manifesti con lo slogan «OccupySfitto» e hanno anche festeggiato accendendo fumogeni. E da oggi al 5 maggio saranno in strada pure il loro festival della poesia. Incuranti del fatto che questi edifici, seppure vuoti, sono proprietà privata. E che insediarsi lì è un reato.

«Vogliono organizzare il dopo scuola per i bambini e altre attività», spiega il consigliere di Zona 8, Enrico Salerani. «Ma la gente del quartiere non ne può davvero più. Si tratta della terza occupazione nell'area di piazzale Lotto, senza dimenticare quella della cascina Torchiera, vicino al cimitero Maggiore». E così, mentre prosegue la linea morbida di Palazzo Marino, in tutta la città le occupazioni organizzate dal Cantiere sono arrivate a quota 31.

«Il Comune non ha alcuna linea riguardo a questa situazione - tuona Riccardo De Corato, capogruppo in Comune di Fratelli d'Italia -. Gli sgomberi a Milano sono fermi da aprile 2012, quando la questura intervenne su un gruppo di case occupate a Lambrate dal centro sociale Lambretta e fu immediatamente additata, prima dal consulente del sindaco, Paolo Limonta, e poi dallo stesso Pisapia». Il risultato è che le occupazioni si sono ripetute, da allora, a un ritmo vertiginoso. «E anche questa volta nessuno potrà intervenire - prosegue De Corato -.

Nonostante i cittadini di piazzale Stuparich si dicano arrabbiati, preoccupati e amareggiati per quello che succede». Gli fa eco Salerani: «La nuova occupazione crea ancora più disagio. È scattata mercoledì. E gli autonomi hanno pure pubblicato foto e video sul loro sito». Mercoledì, proprio il giorno del May Day, la manifestazione organizzata in occasione del primo maggio. Partito come sempre da piazza XXIV maggio, il corteo si è fermato davanti al cantiere di Porta Nuova-Garibaldi, per proseguire con musica, balli e concerto finale.

Il bilancio, a fine serata, è di un quartiere intero - il quadrilatero delle vie Cornalia, Fara, Bordoni, Viviani e piazza Einaudi - ridotto a una vera e propria latrina, con i dipendenti dell'Amsa costretti agli strordinari, e di migliaia di cittadini infuriati per aver dovuto sopportare per ore puzza di alcol e musica ad altissimo volume.

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