Cronaca locale

I comitati accorciano il canale Expo

Davide contro Golia. Alla fine la società Expo ha fatto marcia indietro davanti alla una cinquantina di manifestanti, riuniti sotto il cartello «No canal». Il comitato, che ha attinto parte della sua forza dal sostegno di «No tav», «No Expo», «No Tem», sindacalismo di base, comitati per la casa e centri sociali, che sabato hanno scatenato la loro furia contro le vie del centro, ha vinto la sua battaglia. Le Vie d'acqua non si faranno, o meglio il Canale Sud, la rete di canali che collega il sito espositivo alla Darsena è stata cancellata. Cancellata l'opera, ma non le necessità idrauliche per cui era stata pensata: ora bisogna disegnare un «tubo» per far defluire le acque dal sito ai Navigli, evitando il parco di Trenno, con tutti i problemi di manutenzione che questo comporterà.
Un'«opera costosa e inutile» per i comitati scesi sulle barricate per difendere la cintura Ovest dei parchi, ovvero i parchi di Trenno, Pertini, delle Cave. Ma il percorso era stato disegnato seguendo le pendenze del terreno che da Garbagnate arriva fino al Naviglio Grande. Connesso al tratto di 11,4 Km di canale irriguo un percorso ciclopedonale continuo di oltre 20 km dal sito di Rho Pero alla Darsena e la riqualificazione del tratto del Naviglio Grande che attraversa Milano. Probabilmente anche le piste ciclabili - bocciate in parte anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - scompariranno.
Dopo l'avvio, a dicembre di un tavolo di trattative, tra comitato, società Expo e Palazzo Marino, che aveva portato a modifiche parziali del progetto per soddisfare le richieste dei cittadini, ieri la riunione decisiva. Il tempo stringe, i lavori hanno già accumulato un mese di ritardo, i cantieri continuano a essere sotto l'assedio dei manifestanti che anche ieri hanno bloccato le ruspe in via Castellanza, urge pensare un piano B. L'amministrazione non ha intenzione di militarizzare i cantieri e i manifestanti di cedere. Manifestanti che trovano una sponda anche all'interno della maggioranza in Comune.
«Stiamo valutando la revisione di una parte del progetto delle Vie d'Acqua, in particolare con riferimento al tratto “Sud” - la comunicazione ufficiale della resa -. Nel nuovo disegno la realizzazione dovrebbe limitarsi ad una pura opera idraulica che non interessa i parchi della corona urbana Ovest, ma che sarà in grado comunque di garantire il flusso d'acqua verso la Darsena e di svolgere una funzione irrigua per il sistema agricolo milanese». «Avevamo detto fin da subito - attacca il capogruppo di Fi Alan Rizzi - che questa giunta non sarebbe stata in grado di gestire un evento come Expo. Infatti ha calato le braghe davanti a una cinquantina di manifestanti». Ma il comitato No Canal aspetta a cantare vittoria: «Vogliamo vedere il nuovo progetto protocollato e timbrato.

Non ci fidiamo più - polemizza Stefano Mansi - è già successo che uscissimo dagli incontri con promesse fatte a voce che non corrispondevano in alcun modo ai progetti che arrivavano sulla carte».

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