Cronaca locale

I grandi violinisti russi da Cajkovskij a Sostakovic

Luca Pavanel

No, non solo tavole rotonde e affari. Le «Giornate di Mosca 2017», utili ad avvicinare sempre di più Milano (e altre città italiane) e la Russia, mettono al centro anche la cultura, in questo caso, la cultura musicale classica. Stasera dalle ore 21 infatti il Teatro Dal Verme ospiterà alcuni tra i migliori violinisti arrivati dall'Est, ovvero «Vladimir Spivakov e i Virtuosi di Mosca»; quest'ultima una delle orchestre da camera più note. Un concerto organizzato dal Comune di Milano e da Mosca stessa. Fatto salvo il gigante tedesco Bach («Concerto per 2 violini in re minore»), tutto un programma di giganti russi del Novecento: Sostakovic («Sinfonia da Camera in do minore op. 110») e Cajkovskij («Serenata per archi in do maggiore op.48»); a dirigere «I Virtuosi di Mosca» ci penserà la bacchetta dello stesso Spivakov. Un Maestro del suo Paese di fama mondiale che, per l'occasione, suonerà con un altro big degli archi come Alexey Lundin.

Si sente parlare spesso di «scuola russa». Il perché è tanto famosa è presto detto. Nel secolo scorso, ma anche in quello attuale, questa realtà ha sviluppato una solidità tecnica impressionante, potenza di suono, ricerca della perfezione e la cura di ogni sfumatura, senza contare poi l'approccio educativo coi giovani. Una scuola che ha influenzato altre scuole e che negli anni ha prodotto veri e propri virtuosi delle quattro corde e non solo. Tra i grandi, oltre a quelli succitati, gli inarrivabili del Ventesimo secolo David Fedorovic Ojstrach (e figlio Igor Davydovic) e Gidon Kremer.

Dunque la serata dà la possibilità di guardare e sentire da vicino alcuni degli esiti e dei virtuosi della grande tradizione di questo Paese.

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