Cronaca locale

I nomadi sulla pista ciclabile Minacce e insulti ai ciclisti

Percorso Milano-Cusago invaso con camper e roulotte Chi prova a documentare l'occupazione rischia grosso

I nomadi sulla pista ciclabile Minacce e insulti ai ciclisti

Non si passa. E se si passa, si rischia. La pista ciclabile da Milano a Cusago è occupata da decine e decine di camper, macchine e roulotte. Non solo, questa «occupazione» è sorvegliata dagli occupanti, che pochi giorni fa hanno insultato e minacciato un ciclista che si era avvicinato con una videocamera per documentare il dilagante abusivismo che impedisce di fruire del percorso in teoria destinati a bici, pedoni, sportivi o pendolari.

E chissà se i Comuni calcolano anche questi chilometri occupati, quando fanno il computo delle piste realizzate. Nel portale di Cusago c'è una pagina dedicata al tema e intitolata «questione nomadi». Vi si trova una rassegna che parte addirittura nel 2009, quasi 10 anni fa, e si conclude nel 2016, dando conto di una sorta di resa del Comune capoluogo.

In realtà, successivamente, gli interventi sono continuati, fino a raggiungere numeri da record. L'attuale amministrazione comunale calcola di aver condotto solo nel mese di aprile 32 interventi con l'unità «problemi del territorio», con 16 allontanamenti, 202 veicoli e 601 persone complessivamente allontanate.

Stavolta, dopo il video del ciclista, pubblicato su un gruppo dedicato alla città e da molti visualizzato (guarda qui), la carovana si è spostata, seppur di poco: nel parcheggio di un supermercato vicino. Prima, il ciclista ha dovuto passare in rassegna l'intero tratto, documentando non solo la sosta ma il campeggio di decine di mezzi, con panni stesi, tavoli, cani e intere famiglie, con tanto di capi agitati e minacciosi. «Sono un cittadino libero, sto camminando» dice nel video il ciclista, che per tutta risposta viene apostrofato pesantemente. «Stacca il telefono, ti spacco la faccia» gli urlano. «Non fare video». E il ciclista riesce a «salvarsi» grazie alla prontezza con cui fa presente ai suoi minacciosi interlocutori che la scena sta andando in diretta su un canale social.

Dopo cinque minuti, la carovana è sparita. Ed è arrivata la Polizia locale. «È da parecchi anni che la pista ciclabile di Cusago è, a periodi alterni, occupata - scrive il ciclista-reporter - è necessario che sia restituita ai cittadini e ai ciclisti. Basterebbe installare dei cordoli, dei guard-rail o dei portali per impedire definitivamente questi accampamenti incivili e illegali». E l'assessore Marco Granelli, rispondendo evidentemente alle sollecitazioni arrivate dopo il caso di Cusago, ha annunciato i provvedimenti che intende mettere in campo: «Via Cusago - ha detto - ha il problema che i camper fanno parcheggio abusivo sulla ciclabile e sul verde: ora non più. La prima settimana di giugno il Nuir del Comune posizionerà una fila di new jersey e due sbarre. Così non ci sarà più campeggio abusivo e abbandono di rifiuti. Poi con l'appalto nuovo verrà invece realizzato un bel parapetto al posto dei new jersey, ma intanto problema risolto».

Speriamo.

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