Cronaca locale

I «rosiconi» di sinistra si consolano tra di loro

Commenti ironici, post e foto sui social che mettono a confronto piazze diverse

(...) «Milano non si fa persuadere dalle bugie sovraniste, Salvini rassegnati: i milanesi non sceglieranno chi ha brandito Milano come simbolo di battaglie di crescita per poi calpestarla» il commento della segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani. C'è chi anche chi esagera, superando il limite del lecito, come Simonetta D'Amico, consigliere comunale del Pd: «Spero che Amsa passi un bel po' di disinfettante in piazza Duomo». «In quella piazza mezza vuota organizzata da mesi, c'è forse l'ennesimo segnale che qualcosa si sta cominciando a crepare nella macchina del consenso leghista» scrive Luca Paladini dei Sentinelli. Se la suonano e se la cantano, tutte le associazioni e i movimenti della galassia di sinistra, come «Insieme senza muri» e «People» ovvero gli organizzatori della marcia di due anni fa e di quella di quest'anno, che certo non erano una manifestazione di partito.

Mentre Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare e candidato alle Europee del Pd scrive «Non erano i centomila che volevano essere. Diciamo trentamila. Tecnicamente non un grande risultato. Ma sappiamo che non possiamo consolarci. Le cose dette sono state davvero micidiali». «Dovevano essere centomila, ma 90.000 c'avevano Judo» ironizza il presidente del Municipio 6 Santo Minniti. «Una piazza semivuota al di sotto delle aspettative, mentre un corteo molto più partecipato ha attraversato la città per dire no ai decreti sicurezza» l'autocelebrazione dei centri sociali e degli organizzatori della contro manifestazione.

Marta Bravi

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