Cronaca locale

I tecnici: rischi anche per la sicurezza

Il cantiere non rispetterebbe le norme sull'evacuazione

Sulla questione del cantiere imminente - via Borgogna potrebbe essere ingabbiata già il 27 gennaio - è all'opera uno studio di periti tecnici che avrebbero già evidenziato nel progetto diversi punti di criticità, stranamente ignorati dalla pubblica amministrazione. Le questioni individuate dai tecnici incaricati dal Comitato via Borgogna sono di carattere urbanistico e di progetto. «Il parcheggio sarà interrato a una profondità di 15 metri sottoterra - sottolineano- ma dalla progettazione non si è tenuto conto della struttura degli edifici costruiti con le tecniche degli anni '50, e neppure della presenza di cavedi che sono già profondi sei metri rispetto a livello della strada». E ancora: la rampa di uscita dell'autorimessa che si affaccia sull'edificio commerciale Bryan & Barry sarà realizzato a soli tre metri di distanza dal fabbricato precludendo in caso di incendio la idonea accessibilità ai mezzi di soccorso (vigili del fuoco, protezione civile) per l'evacuazione. «Si tratta di parametri di sicurezza previsti dalla legge per tutti gli edifici di altezza superiore a 24 metri, come in questo caso. La stessa rampa di accesso del parcheggio ha un impatto alquanto discutibile in quanto dal progetto ha una lunghezza di circa venti metri in pendenza ed è protetta da un parapetto in ferro». Sarebbe stato più logico -dicono i tecnici del Comitato- realizzare l'uscita dal parcheggio e la rampa di entrata in corrispondenza di Via Francesco Sforza, sull'altro lato della strada in quanto i fabbricati hanno un porticato di accesso, «così da avere una maggiore distanza rispetto alla soluzione progettuale ed un migliore impatto paesaggistico». Ma sono state rilevate problematiche legate alla sicurezza anche per lo stesso cantiere: «Nel progetto di cantierizzazione è previsto un passaggio in corrispondenza dell'edificio di Bryan & Barry e dell'edificio di Via Borgogna civ. 2/4, delimitato a 1,50 metri per cui è impossibile l'accesso a qualsiasi mezzo di soccorso (vigili del fuoco, ambulanze, ecc); in caso di necessità, l'eventuale cantiere dovrebbe lasciare un passaggio dalla facciata dei fabbricati di 3,50 metri, anche in considerazione del notevole afflusso dell'attività come Bryan & Barry».I tecnici sono all'opera e indagheranno anche sull'iter della pratica, che presenterebbe alcune anomalie. «Dai primi controlli nella pratica ai Vigili del Fuoco abbiamo riscontrato difformità nei progetti definitivi rispetto a quello approvato nel 2013.

Probabilmente la questione dovrà essere affrontata in sede legale». MdM

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