Cronaca locale

I vigili col gilet giallo rendono al Comune le pistole (giocattolo)

Protesta simbolica dei ghisa in piazza Scala "Niente armi se ci trattano come impiegati"

I vigili col gilet giallo rendono al Comune le pistole (giocattolo)

Dopo le tensioni e lo sciopero sfiorato in occasione del 7 dicembre i vigili di Milano sono tornati a protestare contro il Comune, questa volta sono scesi in piazza - davanti a Palazzo Marino - con i gilet gialli come i manifestanti francesi e hanno restituito simbolicamente delle pistole giocattolo al sindaco Beppe Sala. «Se ci trattano da impiegati rendiamo le armi e ci comportiamo da impiegati» provoca il portavoce del Sulpm Daniele Vincini. La protesta che unisce i sindacati di base punta innanzitutto ad evitare il controllo delle presenze con il sistema dei badge, «il sistema tradizionale con la doppia spunta all'ingresso e all'uscita funziona bene da 150 anni, non l'hanno voluto modificare gli ex sindaci e comandanti e abbiamo il tasso di assenteismo più basso d'Italia, il 4,2 per cento» contesta Vincini che insiste invece sulle difficoltà che si verrebbero a creare per chi ad esempio prende servizio direttamente sul campo. Ma ricorda anche la «promessa tanto decantata in campagna elettorale e non mantenuta di assumere 300 nuovi agenti, ad oggi siamo solo a 24».

E ricorda che i vigili non sono equiparati alle altre forze di polizia, non hanno le stesse tutele in caso di infortuni sul lavoro. Cita l'esempio di un agente ferito recentemente con una pistola ad aria compressa: «Abbiamo fatto una colletta per comprargli i nuovi occhiali da vista, non è previsto il rimborso». La vertenza iniziata ai primi di dicembre proseguirà anche dopo le feste, intanto chi a fine novembre aveva dato la disponibilità a lavorare in straordinario la notte di capodanno si è ritirato, è rimasto solo un volontario. Ma il comandante Marco Ciacci nei giorni scorsi si è attaccato a una norma del regolamento facendo presente che i ghisa che si erano messi in lista e ci hanno «ripensato» devono trovare un collega disposto a sostituirli, altrimenti se non si presenteranno rischiano il blocco degli straordinari per tutto il mese successivo. Normalmente un centinaio di vigili il 31 lavorano fuori orario. «Avrei evitato anche questa forzatura del regolamento - contesta il sindacalista - e non siamo sicuri che lo possano applicare, i nostri legali stanno approfondendo la materia».

E boccia Sala che «aveva promesso di riceverci prima di Natale e non ha mantenuto la parola». Ha accolto una delegazione la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo. «Ho preso atto dei temi e delle priorità - ha commentato al termine -, il Comune è consapevole delle specificità dei servizi richiesti alla polizia locale e nessuno ha interesse a limitare, ingessare o rendere più difficile il lavoro. Allo stesso tempo è Milano che ci chiede una gestione delle risorse umane che sia ancora più organizzata per rispondere alle esigenze di una città in crescita. Serve superare la sola spunta cartacea con una rilevazione elettronica, ovviamente considerando tutti i correttivi che nell'interlocuzione anche con le parti sociali si rileveranno utili a migliorare tale sistema».

A lei gli agenti hanno consegnato il cesto con le pistole da recapitare al sindaco.

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