Cronaca locale

«Ignoranti, fondamentalisti». Il Pd scatenato

«Ignoranti, fondamentalisti». Il Pd scatenato

Il rispetto delle istituzioni è uno dei «mantra» del Partito Democratico, soprattutto in questi giorni. Ma i principi fanno spesso una brutta fine, a sinistra, quando a prevalere sono le ragioni della «mischia» politica. Un bell'esempio sono le dichiarazioni che da due giorni piovono sulla legge appena approvata dal Consiglio regionale. Una legge, va sottolineato, non una proposta di questo o quel partito, non una dichiarazione di un leader o dell'altro: una legge che è stata approvata in Consiglio regionale dopo essere stata proposta ed esaminata nelle sedi istituzionali.

Ecco come è stata accolta. Il sindaco Giuliano Pisapia ha avvertito: «Se qualcuno va contro al percorso che vogliamo fare, ci sarà un contenzioso e porremo il problema alla Corte Costituzionale». Traballa la fama garantista di Pisapia, che sta studiando un sistema per ricorrere alla Corte Costituzionale, dopo aver ammesso che «non possiamo presentare direttamente ricorso». Ma è «una legge brutta» - secondo lui - e tanto basta. La vicesindaco va anche oltre: «Con l'approvazione di questa legge - ha detto ieri Ada Lucia De Cesaris - la Regione non mette un freno, ma di fatto vieta, impedisce la costruzione di una moschea. Da assessore all'urbanistica dico che è un segno di ignoranza». Niente rispetto alla perla che il giorno prima ha regalato l'assessore al Sociale Pierfrancesco Majorino»: «Tra i leghisti che negano la libertà di culto e i teorici del fondamentalismo islamico (o di ogni altra religione) per me non c'è alcuna differenza - ha detto - Si perdono voti a dire queste cose? Ma chi se ne frega. Io voglio avere il coraggio di guardarmi in faccia». Non c'è bisogno di essere militanti leghisti per restare di stucco di fronte a pensieri, parole e toni del genere. Ma fanno il paio con quelli sentiti pochi giorni fa, in occasione del convegno - un convegno - organizzato al «Pirellone» e dedicato alla famiglia.

La sinistra ha benedetto la riforma che ha introdotto il potere legislativo regionale, salvo poi parlare di Medioevo e «trogloditi» quando non viene esercitato come non piace a lei.

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