Cronaca locale

Immigrato senza biglietto in metro, controllore lo copre di insulti: "Sei una m..."

Il controllore dell'Atm a Milano ha apostrofato un immigrato, forse uno dei profughi arrivati nella città meneghina, che è stato trovato in metro senza biglietto

Immigrato senza biglietto in metro, controllore lo copre di insulti: "Sei una m..."

"Sei una m...". Così il controllore dell'Atm a Milano ha apostrofato un immigrato, forse uno dei profughi arrivati nella città meneghina, che è stato trovato in metro senza biglietto. Il video è stato pubblicato su Facebook e ha già scatenato dure proteste e dibattiti (guarda il video).

Gli insulti del controllore atm al migrante

Il ragazzo di colore non ha pagato il biglietto. Ma di fronte agli insulti, chiede al controllore di smetterla. Ma il dipendente Atm continua: "Fai schifo - si sente dire - Gli altri pagano al posto tuo. Devi fare un biglietto come fanno tutti. Non è detto che devi viaggiare. Devi ringraziare che ti tengono qui e ti danno da mangiare".

"Il signore paga il biglietto - dice il controllore rivolgendosi al signore che sta riprendendo con il telefono". Il quale alla fine cerca di calmarlo: "Ora basta insultarlo, tanto non serve a niente". E il dipendente Atm conclude: "Tanto è una mer.. e mer.. rimane".

"In merito al video che circola in rete - ha scritto in una nota l'Atm - l’Azienda fa sapere di aver avviato un’indagine interna, anche attraverso l’esame completo delle immagini disponibili riprese dalle telecamere di sicurezza presenti in banchina e al mezzanino, per ricostruire l’esatta dinamica dell’intera vicenda, compresa la parte precedente al diverbio poi messo in rete. Una volta raccolti tutti gli elementi, l’Azienda prenderà i provvedimenti del caso sulla base delle proprie procedure interne e del rispetto dei regolamenti, ivi compreso il codice etico, e delle giustificazioni che il dipendente riterrà di formulare.

In attesa di ricostruire l’episodio nella sua interezza, certamente il linguaggio e le modalità utilizzate dal dipendente non rientrano nel codice di comportamento che l’Azienda richiede al proprio personale".

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