Cronaca locale

Incendio nel capannone: a Trezzano scuole chiuse

Le fiamme sono divampate in uno stabile dismesso. Il sindaco: «Non aprite porte e finestre»

Dopo l'incendio divampato nel pomeriggio di giovedì in un capannone, ieri tutte le scuole di Trezzano sul Naviglio sono rimaste chiuse. Le fiamme hanno investito un edificio dismesso dell'area ex Scapa Italia di proprietà della ditta Scapa Geneaz Alimentari, in via Cellini 8. I vigili del fuoco sono intervenuti con cinque mezzi. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono andate avanti anche nella giornata di ieri.

Sul posto anche la squadra Nbcr (Nucleare batteriologico chimico radiologico) dei pompieri che ha rilevato la presenza di amianto nella struttura andata a fuoco e sono in corso le analisi dell'Arpa sulla quantità di fibre che si sono sprigionate nell'aria. La quantità di fumo provocata dall'incendio, all'inizio un'alta colonna visibile da grande distanza, si è ridotta al minimo. Poco prima della mezzanotte di giovedì il sindaco di Trezzano Fabio Bottero ha comunque firmato l'ordinanza di chiusura delle scuole e dei nidi comunali, chiedendo inoltre ai cittadini la chiusura delle porte e finestre delle abitazioni e di attività commerciali, industriali e di servizi. Le fiamme, divampate giovedì attorno alle 15.30, non hanno provocato né danni strutturali importanti né feriti.

Secondo i risultati preliminari diffusi dall'Arpa, si sono diffuse tracce di contaminanti, tra cui ammoniaca e monossido di carbonio, inferiori ai livelli minimi di allarme. I primi rilievi sono stati effettuati già poche ore dopo l'inizio dell'incendio con l'utilizzo di fiale drager dalla squadra di tecnici dell'agenzia regionale.

L'Arpa precisa che «i tecnici della squadra di emergenza, ancora sul posto questa mattina (ieri, ndr) insieme ai vigili del fuoco per ulteriori accertamenti, hanno anche installato un campionatore ad alto volume, posizionato vicino alla stazione della polizia locale in prossimità di alcune abitazioni».

Le operazioni di spegnimento, precisa l'agenzia, sono ormai concluse, «escludendo di fatto qualsiasi nube inquinante». Non sono al momento disponibili in dettaglio i quantitativi di materiali coinvolti anche se è stata confermata la presenza nello stabile di alcune celle frigorifere e di alcune coperture, sul tetto dell'edificio, di amianto, il cui eventuale impatto sarà valutato dalle competenti autorità sanitarie.

RC

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