Cronaca locale

«Increduli per la querela Pd contro di noi» Messaggi di sostegno a Forte e Ismail

Il consigliere e l'antropologa denunciati dai dem per le domande sull'islam

Alberto Giannoni

Dopo la querela per diffamazione da parte del Pd, l'antropologa Maryan Ismail e il consigliere comunale Matteo Forte incassano messaggi di solidarietà e sostegni politici. Ismail ha militato a lungo nel Pd, e proprio da un ministro Pd, Marco Minniti, è stata valorizzata come componente di punta del Tavolo nazionale dei rappresentanti delle comunità islamiche. Il partito milanese invece ha scelto una linea diversa: prima l'ha sconfessata per le critiche al piano moschee e adesso l'ha denunciata. Forte e Ismail a gennaio avevano presentato a Palazzo Marino un documento su quello che hanno definito «un rapporto non occasionale» fra «Pd e islamismo politico». E hanno avanzato domande politiche al partito. Le risposte non sono arrivate. È arrivata, invece, la notizia della querela: «Matteo Forte e Maryan Ismail - ha detto ieri il segretario Pietro Bussolati - hanno associato il Pd ai Fratelli Musulmani e all'estremismo islamico. Sarebbe stato strano se non avessimo preso le distanze e denunciato dichiarazioni e illazioni chiaramente lesive della nostra reputazione».

Forte e Ismail fanno sapere che non faranno passi indietro: «Noi sicuramente non ci lasceremo intimorire - dichiarano - e continueremo a sollevare esclusivamente questioni politiche, che chiedono una risposta politica e non certo per via giudiziaria». Si definiscono «quasi increduli» per la notizia e sottolineano: «In questo particolare momento storico, e ancor di più in questi giorni, dove in tutta Europa si sta ponendo il drammatico problema del rapporto con l'islamismo politico il Pd decide di procedere legalmente contro due esponenti di minoranza. Invece di rispondere politicamente alle questioni sollevate, tra l'altro sempre in modo pacato e circostanziato, la segreteria metropolitana opta per una soluzione che sa molto di intimidazione nei confronti di un consigliere d'opposizione e di una storica esponente della comunità somala, nonché della minoranza sufi africana». Dal mondo politico arriva la solidarietà di Forza Italia, col capogruppo Gianluca Comazzi, che considera quello del Pd «un atto gravissimo», «un tentativo di intimidazione, di censura». «Piena solidarietà» anche da Alessandro Colucci (coordinatore di Lombardia popolare) che definisce Forte e Ismail «vittime di un'iniziativa assurda e fuori luogo da parte del Pd che ha preferito percorrere la strada della querela evitando il confronto politico sul tema scomodo dei rapporti con l'islam politico».

E non fa certo mancare il suo sostegno Stefano Parisi, leader di «Energie per l'Italia», che definisce «incredibile» la vicenda, sostiene che il Pd «si rivolge alla magistratura per colpire chi lavora per la nostra sicurezza e per la sicurezza di tanti musulmani» e invita il partito a ritirare la querela.

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