Elezioni Comunali 2016

Tra integralisti e Imam vietati, tutte le foto che inguaiano il Pd

Ecco simpatia e rapporti degli islamici milanesi fra leader fondamentalisti e predicatori di odio

Tra integralisti e Imam vietati, tutte le foto che inguaiano il Pd

Due soli passi separano idealmente il Pd milanese da un islam politico controverso. Al centro il coordinamento delle associazioni islamiche, cuore della vicenda e protagonista di quello che sembra un patto elettorale coi dem, che hanno candidato uno dei volti più noti del Caim, Sumaya Abdel Qader.

Il Caim da un lustro gestisce la partita delle moschee e da allora è al centro di critiche anche di musulmani (la moderata «Casa» di via Padova, non ha mai aderito). La comunità ebraica da anni ha interrotto i rapporti col Caim (aveva invitato all'Arena un imam che aveva inneggiato al «martirio» dei kamikaze). Tutto il centrodestra considera il Caim un interlocutore poco affidabile, non credibile. In più occasioni gli ebrei milanesi hanno auspicato un passo indietro del coordinatore Davide Piccardo, incappato in diverse occasioni in posizioni discutibili: parole di fuoco contro Israele, attacchi alla Comunità ebraica, difesa di personaggi discutibili, come l'imam Al Suwaidan, cui il Viminale ha negato l'ingresso in Italia.

1 Un giovane iscritto al Pd, Sam Aly, aspirante candidato, aveva postato un «selfie» con l'imam. Altri, aderenti al Caim o vicini in qualche modo, hanno mostrato posizioni simili. Legami, o simpatie per personaggi che appartengono all'area di un islam controverso (guarda la foto).

2 Il consigliere Max Bastoni ha diffuso una foto che ritrae il marito della candidata, Abdallah Kabakebbji, in compagnia del padre Maher Kebakebbji (che risulta presidente del Caim) e di quello che viene indicato come «il leader dei Fratelli musulmani tunisini Rachid Ghannouchi» (guarda la foto).

3 In un'altra immagine, per il consigliere, si vede Ahmed Abdel Aziz, responsabile relazioni interne del Caim, insieme al fratello Omar Abdel Aziz, nella sede dell'Alleanza Islamica d'Italia (inserita nella lista nera degli Emirati Arabi) «con Salah Sultan, elemento legato all'ex governo islamista di Mohamed Morsy». Il capolista di Milano Popolare, Maurizio Lupi, ha detto: «È una vergogna che ci sia chi rappresenta i Fratelli musulmani», tirando in ballo il movimento diventato punto di riferimento per molti integralisti. Piccardo, parlando della «Fratellanza», ha scritto che chi la «criminalizza» «o non sa di cosa parla o è in assoluta malafede» (guarda la foto).

4 Una foto pubblicata (e non smentita) immortala l'incontro fra il padre della Abdel Qader e il premier egiziano Morsi (guarda la foto).

5 Alle manifestazioni per il leader deposto hanno partecipato in molti (anche Abu Sumaya l'avrebbe fatto). La Abdel Qader ha smentito la sua adesione al movimento, ma non ha escluso che nel suo «bagaglio» ci sia anche il fondatore. E non ha escluso di essere stata dirigente del dipartimento giovani e studenti della Fioe, considerata da molti vicina ai Fm (guarda la foto).

6 Il consigliere Matteo Forte ha pubblicato una foto in cui vede la candidata che esibisce un premio assegnato a Colonia nella sede di Milli Gorus, associazione turca citata in una «black list» governativa tedesca e a Milano aderente al Caim e parte di un progetto per la costruzione della moschea al Palasharp (

html" target="_blank" data-ga4-click-event-target="internal" rel="noopener">guarda la foto).

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